Isabella Balena – Senz’onde

Informazioni Evento

Luogo
ALESSIA PALADINI GALLERY
via Pietro Maroncelli 11, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
27/03/2025

ore 18

Artisti
Isabella Balena
Generi
fotografia, personale

Senz’onde, mostra personale di Isabella Balena, che entra a far parte del gruppo degli artisti rappresentati dalla galleria.

Comunicato stampa

Proseguendo nell’intento di valorizzazione della fotografia al femminile, Alessia Paladini Gallery è lieta di presentare Senz’onde, mostra personale di Isabella Balena, che entra a far parte del gruppo degli artisti rappresentati dalla galleria. In mostra, una selezione di 20 fotografie intorno al paesaggio costiero dell’Alto Adriatico, che lo sguardo di Isabella Balena ci restituisce in una dimensione onirica e senza tempo. Le fotografie ritraggono un’atmosfera unica, che fonde la bellezza naturale dei luoghi con una sensazione di intimità e familiarità. Isabella cattura questi momenti con uno sguardo che non solo esplora il paesaggio, ma ne restituisce anche l’essenza più profonda, quella che solo chi conosce e vive il luogo può percepire. Il mare, in inverno, si presenta in una versione più silenziosa, ma altrettanto affascinante: il cielo grigio e le acque calme si mescolano in un’armonia di colori tenui che evocano una sensazione di tranquillità. Quello della costa adriatica è un paesaggio minimo che rende ogni scatto una riflessione sulla familiarità del luogo. Le fotografie parlano di spazi conosciuti, di un’atmosfera che, pur cambiando con le stagioni, rimane immutata nella sua essenza. Ogni fotografia è come una carezza alla memoria, un modo per immortalare un paesaggio che è, per chi lo guarda, un riflesso di sé. E’ un paesaggio spoglio, ma non vuoto: ogni angolo rivela dettagli che solo un occhio attento e affezionato sa cogliere: un riflesso sulla superficie del mare, una nuvola che si dissolve all'orizzonte, un’alba che tinge il cielo di rosa. In queste immagini, il paesaggio non è solo un luogo fisico, ma anche un rifugio emotivo, un’eco di ricordi che sanno di casa. Silenzioso e accogliente, proprio come una vecchia amicizia che non ha bisogno di parole per rivelare la sua forza.

Vaghe visioni dai contorni indefiniti. Nella nebbia. L’Adriatico, quello che va da Rimini alle lagune del nord, nella morta stagione il più delle volte appare liscio, umido, appena increspato. Senz’onde. Così lo sguardo segue la linea dell’orizzonte che apre a paesaggi minimi, di pochi dettagli, quasi assenti, seppur significativi perché intimi. E’ un paesaggio conosciuto e al contempo sconosciuto. Un paesaggio dell’anima. Isabella Balena

Note biografiche: Isabella Balena, nata a Rimini nel 1965, vive a Milano. E’ stata assistente di Gabriele Basilico ed è professionista freelance dal 1991. Ha lavorato per alcuni dei principali periodici italiani e esteri occupandosi di reportage sociale e ritratto ma esplorando anche architetture e paesaggio. Da alcuni anni cerca di approfondire tematiche legate alla storia contemporanea e alle dinamiche sociali anche in aree di crisi e di conflitto. Ritiene che la fotografia trova la sua essenza quando riesce ad essere “voce e sguardo” di una comunità altrimenti invisibile. Ha lavorato in molte aree di conflitto tra cui Iraq, Somalia, Kenya, ex Jugoslavia, Messico e Sud America, Albania, India, l’area medio orientale. Nel 1992 è segnalata nel Kodak Panorama Europeo dei giovani fotografi e nel 1994 partecipa al primo Masterclass della World Press Photo Foundation a Rotterdam. Dal 1996 al 1998 è stata fotografo del settimanale D La Repubblica delle donne. Ha documentato i progetti di alcune ONG in Asia e Medio Oriente. Tra il 2000 e il 2004 ha realizzato un lungo progetto personale, Ci resta il nome – I luoghi della memoria della Seconda Guerra Mondiale in Italia, edito da Gabriele Mazzotta e sul quale è stato anche realizzato, dal regista Marco Segato, un documentario con la partecipazione dell’attore Marco Paolini (2007) e del violoncellista Mario Brunello distribuito da RaiStoria e una mostra itinerante. Nel 2010 viene selezionata, insieme ad altri, dall’Istituto Etnografico della Regione Sardegna per la realizzazione di immagini dell’isola e nel 2015 e 2016 per Regione Lombardia. Partecipa a numerosi progetti collettivi su temi di attualità e sociali, tra i quali Quotidiano al femminile, Amianto mai più, Voci nella città, Suite Sarajevo, Sismycity, Sinthesys. Storie di persone e trapianti. Nel 2012 ha pubblicato, insieme alla chirurga Cristina Garusi A seno nudo, un importante lavoro sulle tecniche ricostruttive del seno a seguito di intervento tumorale. Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private come il Museo di Fotografia Contemporanea, la Collezione d’arte della Farnesina-Ministero degli Affari esteri e della cooperazione, la Collezione Donata Pizzi e altre.