Isabella Ducrot / Collezione Bonollo
La programmazione inaugura con la mostra personale di Isabella Ducrot e un progetto espositivo che raccoglie il lavoro di dieci artiste e artisti della Collezione Bonollo.
Comunicato stampa
La Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo per l’Arte Contemporanea, istituzione no profit pensata per dare voce agli artisti più innovativi del panorama contemporaneo, annuncia l’apertura al pubblico da sabato 8 giugno 2024. La Fondazione ha sede nel cuore di Thiene, in provincia di Vicenza, negli spazi appena restaurati e restituiti al pubblico dopo quasi dieci anni di chiusura del complesso dell’Ex Chiesa delle Dimesse, dove via dell’Eva incontra via de Muri.
L’istituzione nasce dalla passione per l’arte della coppia di collezionisti Sandra e Giancarlo Bonollo, che insieme hanno saputo costruire una visione personale nella scena contemporanea focalizzata sulle voci più interessanti del settore artistico. In venticinque anni di costante frequentazione di mostre, gallerie e fiere tra Europa e Stati Uniti hanno dato vita a una collezione di oltre 600 opere, molte delle quali di caratura museale e realizzate dagli artisti più rilevanti dell’orizzonte internazionale.
La Fondazione apre le sue porte al pubblico con due diverse esposizioni: Lessico Famigliare, a cura di Chiara Nuzzi, aperta al pubblico fino al 21 dicembre 2024, con opere di Paweł Althamer, Ed Atkins, Neil Beloufa, Patrizio Di Massimo, Claire Fontaine, Louisa Gagliardi, Tracy Moffat, Frida Orupabo, Cally Spooner e Cathy Wilkes; la personale Isabella Ducrot. Vegetal Devotion, cura di Marta Papini e aperta al pubblico fino a sabato 28 settembre 2024.
NOTE BIOGRAFICHE
Chiara Nuzzi
Chiara Nuzzi (Napoli, 1986) è una curatrice, autrice e manager editoriale.
Nel 2023 ha curato il programma annuale Project Room per la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano con i progetti espositivi Lito Kattou. Whisperers e Paul Maheke. The Purple Chamber. Dal 2019 è curatrice e manager editoriale di Fondazione ICA Milano, dove ha curato le mostre Erika Verzutti. Notizia (co-curata con Alberto Salvadori); Camille Henrot & Estelle Hoy. Jus d’Orange; Rebecca Moccia. Ministry of Loneliness; Chemutai Ng’ok. An impression that may possibly last forever; Annette Kelm. DIE BÜCHER (co-curata con Alberto Salvadori); Costanza Candeloro. My skin-care, my strength, la mostra collettiva Small Fixations e Simone Forti. Vicino al Cuore /Close to the Heart (co-curata con Alberto Salvadori). Ha curato mostre collettive e personali in Italia e all'estero, collaborando negli anni con diverse istituzioni pubbliche e private tra cui Fondazione Arnaldo Pomodoro; Istituto Svizzero, Milano; ar/ge kunst, Bolzano; Museo MART di Trento e Rovereto; Le Narcissio, Nizza; Independent Art Fair, Bruxelles. Tra le pubblicazioni più recenti si ricordano: Camille Henrot & Estelle Hoy. Jus d’Orange (NERO, 2023); Rebecca Moccia. Ministry of Loneliness (Humboldt Books, 2023).
Marta Papini
Marta Papini (Reggio Emilia, 1985) è una curatrice indipendente. È la curatrice di Radis, progetto quadriennale di arte pubblica promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, e curatrice associata di Il parlamento delle marmotte, 9° edizione della Biennale Gherdëina (2024), e di Pensare come una montagna (2024-2026), con Lorenzo Giusti. Nel 2023 ha fatto parte del comitato selezionatore del Future Generation Art Prize. È stata l’organizzatrice artistica de Il latte dei sogni, 59esima edizione della Biennale di Venezia, a cura di Cecilia Alemani (2022). Ha curato e organizzato diverse mostre, tra cui Lonely Are All Bridges. Birgit Jürgenssen and Cinzia Ruggeri, Galerie Hubert Winter, Vienna (2021); Il mondo magico, Padiglione Italia, 57esima della Biennale di Venezia (2017, curata da Cecilia Alemani); The Artist is Present, Yuz Museum, Shanghai (2018, con Maurizio Cattelan). Scrive di arte contemporanea su Icon magazine.