Isabelle Cornaro – Things
Things, prima personale italiana in un’istituzione pubblica di Isabelle Cornaro.
Comunicato stampa
Sabato 25 aprile si inaugura a Casa Masaccio Things, prima personale italiana in un’istituzione pubblica di Isabelle Cornaro.
Sin dagli esordi, la ricerca di Isabelle Cornaro indaga il modo in cui le nostre prospettive sono storicamente e culturalmente determinate. Storico dell’arte di formazione, specializzata in Manierismo Europeo del XVI secolo, il lavoro della Cornaro si serve di un linguaggio visivo fortemente associato a forme e composizioni che spaziano dal Barocco al Classicismo sino all’astrazione modernista, e conduce lo sguardo ad interrogarsi sulla relazione tra i sistemi di rappresentazione e la nostra comprensione del mondo.
Things si colloca al seguito della doppia personale alla South London Gallery e a Spike Island di Bristol. È il terzo episodio di un impegnativo percorso espositivo che, tra mimesi e astrazione, modula la costruzione mentale e gestuale dell’immagine e della narrativa attraverso l’uso della geometria, della griglia prospettica e di oggetti, emotivamente e storicamente densi, che funzionano da figure. A Londra, Cornaro ha presentato l’ultima ampia versione di Paysage avec Poussin et témoins oculaires (Paesaggio con Poussin e testimoni oculari) una serie iniziata nel 2008 e liberamente ispirata alla pittura di Nicholas Poussin. Servendosi di una serie di piedistalli e pannelli portanti per esporre in meticolose composizioni gruppi di oggetti, Cornaro offre un’interpretazione tridimensionale degli idilliaci paesaggi classici del maestro francese con i mezzi di un’installazione minimalista. In Témoins oculaires (Testimoni oculari), presso Spike Island, l’artista ha concepito cinque “scene” di dimensioni più ridotte che perseguono la sua ricerca sulla composizione, la percezione visiva e la sua interpretazione; cinque tableaux che interpretano le rappresentazioni fisiche dell’atto del guardare. Per Casa Masaccio, uno spazio così denso di memoria e sedimentazione storica, Isabelle Cornaro ha raccolto una selezione di film e concepito la serie Homonymes III (Homonymes III, 2015), impronte dirette di oggetti che tentano di colare direttamente dal reale categorie di rappresentazione. Come i precedenti Homonymes I e II, anche questi lavori sottolineano i passaggi da uno stato materiale all’altro e si ispirano originariamente agli studi dello storico dell’arte e psicoanalista viennese Ernst Kris sulla ceramica ornamentale di Bernard Palissy, un artigiano del XVI secolo che aveva dedicato tutta la sua vita alla ricerca dei segreti del calco dal vero di oggetti.
Girati in 16mm, i film si servono di una grammatica molto semplice. La macchina da presa scorre sopra oggetti casuali, “cose” organizzate in insiemi, oggetti d’uso quotidiano colti in un attimo di anonimità. Monete, braccialetti d’oro, vasi di vetro, catene, gocce di cristallo, custodie di rossetto. Il processo del trasferimento da “cose” tattili a proiezioni bidimensionali, anima e allo stesso tempo altera i soggetti, li trasforma in immagini, tanto inquiete quanto evanescenti, in cui cogliere la discontinuità del tempo.
Nella casa natale dell’autore della Trinità –manifesto della pittura prospettica rinascimentale- in questa dimora dei corpi gravi-, l’immagine è esposta a un continuo processo di metamorfosi. Assecondando il suo caduco destino, crea un improvviso silenzio e un eloquente vuoto di parola.
Isabelle Cornaro è nata nel 1974, vive e lavora a Parigi e a Zurigo.
Ha esposto sia in Francia che all’estero e tra le sue mostre personali più recenti si ricordano: South London Gallery, Londra; Spike Island, Bristol; M – Museum, Leuven; LAXART, Los Angeles, TWAAS , New York; Hannah Hoffman Gallery, Los Angeles; Balice Hertling, Parigi; Kunsthalle Bern , Berna; Le Magasin, Grenoble; Frac Aquitaine, Bordeaux; Collège des Bernardins, Parigi e 1m3, Losanna.
Le mostre collettive principali includono quella al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi; Palazzo Cavour, Torino; Public Fiction, Los Angeles; Palais des Beaux-Arts, e Palais de Tokyo, Parigi; Mercer Union, Toronto; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, Sculpture Center, New York. Un suo intervento è prossimamente incluso in Une brève histoire du futur, al Museo del Louvre.
Il lavoro di Isabelle Cornaro è presente in numerose collezioni pubbliche e private.
Grazie a: Margot Heller, South London Gallery (Londra) e Alice Motard, Spike Island (Bristol)