Isao Tomoda
In occasione dell’opening ufficiale della nuova Galleria Alice Schanzer a Venezia, in Campo Santa Margherita, si terrà, il vernissage della personale di Isao Tomoda.
Comunicato stampa
È veramente difficile spiegare il sentimento d’incanto che suscitano le opere di Isao Tomoda È un incanto che ci può trafiggere superando il visibile, e agendo nel nostro intimo così potentemente da renderne difficile la traduzione in termini verbali.
Infatti Tomoda ha espresso con geniale leggerezza l’assunto del suo ricchissimo universo interiore, e con rara capacità ne ha trasposto sulla tela l’ineffabile, invisibile sostanza.
Ne è emblema la femminilità melodica dei volti di donna, in cui le figure appaiono come avvolte dalla loro stessa eterea sostanza, che non è mai irreale, non onirica, ma è la sublimazione dell’essenza ancestrale del femminino, della sua natura istintiva e sensuale.
E’un elogio alla donna in senso assoluto, eternamente salva per la propria forza rigeneratrice e per quella dolcezza che ne è suo colore vitale.
La trasparenza dell’incarnato, nelle opere di Tomoda, è tesa ad esprimere una sorta di invisibilità dell’essenza femminile più autentica, come celata e confusa da visioni erranti, da difese e nascondimenti volti a preservare la
sua intrinseca grazia.
Le sue opere traggono spesso ispirazione dall’arte del passato e del presente ed in particolare dalla poesia: ad esempio. nei suoi titoli ricorre spesso il suggestivo”On a quiet night, I saw the moonlight “ tratto da un poema dell’olandese Elbert Gonggrijp (Alkmaar 1965).
I dipinti su tela o su tavola di bambù, sono principalmente eseguiti ad acrilico ed olio, talvolta con l’aggiunta di pastelli, strato su strato, e con l’inserimento di materiali vari; la palette dell’artista spesso si avvale di tonalità di grigio riccamente variate, che risuonano di armonia e sensibilità straordinarie. Isao Tomoda è quanto mai compianto da chi ne abbia conosciuto la limpidezza dello sguardo sul mondo, l’incanto autentico verso lo spettacolo universale, nella sua intatta bellezza. La sua prematura scomparsa lascia tuttavia una sensazione di salvezza, poiché sembra aver preservato il suo sguardo dal recente e rapido precipitare dell’umanità tutta verso l’oblio, e verso una disumanizzazione blasfema, quest’ultima, innanzitutto nei confronti di una visione pura e purificante. Resta per tutti, nelle opere di Isao, l’eredità di un messaggio potente, di struggente bellezza, un baluardo di speranza e un riparo ove si possa ancora ritrovare il Bello dell’essere umano nell’elegante impronta dell’autore, la cui semplicità racchiude qualità monumentali.
A cura di Annarita Rossi e Roberta Reali
“Penso che l'arte sia un viaggio alla ricerca della sincerità umana e che lo spirito umano sarà purificato ogni volta con le arti, per questo io rispetto voi che amate l'arte, come potrebbe essere altrimenti?” “Il mondo sconosciuto inizierà d'ora in poi, basta il rumore del treno sulla Chuo Line per eliminare i sogni delle persone. Io li preparo tutti i giorni senza stancarmi, perché la più grande capacità degli esseri umani è la creatività, come ha detto un filosofo. Io stesso ho vissuto nel mondo della creatività e dell'mmaginazione. Sono sicuro che è il modo che ho scelto.” (Isao Tomoda)