Ismaele Nones – Chiara confusione
La mostra è curata da Marco e Roberto Niccoli, in collaborazione con Lunetta11 di Mombarcaro (Cuneo) e accompagnata dal testo critico di Massimo Belli.
Comunicato stampa
Dal 5 aprile fino al 7 giugno 2024 la Galleria d’Arte Niccoli ospiterà un’importante mostra personale di Ismaele Nones, intitolata “Chiara confusione”. La mostra è curata da Marco e Roberto Niccoli, in collaborazione con Lunetta11 di Mombarcaro (Cuneo) e accompagnata dal testo critico di Massimo Belli.
La mostra “Chiara confusione” di Ismaele Nones
Ismaele Nones si approccia all’arte fin da piccolo: nato nel 1992 a Trento, Nones segue ed aiuta il padre, iconografo, nella realizzazione di opere pittoriche monumentali sia in Italia che all’estero. Frequenta l’istituto d’Arte Alessandro Vittoria di Trento, e studia scultura, dal 2015 al 2018, presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Queste esperienze sono chiaramente visibili nel lavoro di Nones. La sua arte infatti mescola antico e contemporaneo, il sacro al profano, facendo emergere temi quali la sessualità, la contemplazione e l’alienazione.
Nones eredita tecniche e soggetti dal mondo iconografico, con rimandi a grandi maestri medievali quali Giotto e Cimabue, riuscendo tuttavia a legare forme antiche a concetti attuali. I diversi soggetti, quali persone, architetture, animali, fiori e piante, vengono ritratti nel loro aspetto più essenziale, quasi geometrico, mostrandone quindi il loro carattere universale.
La Galleria d’Arte Niccoli di Parma
La mostra sarà ospitata dalla Galleria Niccoli, che fondata a Parma nel 1970 da Giuseppe Niccoli, è sicuramente una delle più importanti gallerie della città.
Nel corso di più di cinquant’anni di attività, la Galleria ha infatti ospitato numerose e prestigiose mostre, con artisti italiani ed internazionali, tra cui: Marino Marini, Max Ernst, Giorgio De Chirico, Henri Matisse, Mario Schifano, Lucio Fontana, Piero Dorazio, Giacomo Balla, Enrico Castellani e moltissimi altri. La Galleria d’Arte Niccoli oggi è guidata da Marco e Roberto Niccoli.
