Isobel Blank – Be partial. Grow incomplete
Il titolo della mostra, BE PARTIAL. grow incomplete – Sii parziale, cresci incompleto, suona come una vera e propria dichiarazione d’intenti attraverso la quale, “Isobel Blank – afferma Alessandro Trabucco – vuole celebrare ciò che potrebbe sembrare normalmente un difetto, una mancanza, proponendo una visione delle cose da un punto di osservazione fuori dalle consuetudini”.
Comunicato stampa
Gilda Contemporary Art di Milano (via San Maurilio 14) apre la sessione espositiva autunnale
con la personale di Isobel Blank, curata da Cristina Gilda Artese e Alessandro Trabucco, in programma dal 21 settembre al 31 ottobre 2018.
Il titolo della mostra, BE PARTIAL. grow incomplete - Sii parziale, cresci incompleto, suona come una vera e propria dichiarazione d’intenti attraverso la quale, “Isobel Blank - afferma Alessandro Trabucco - vuole celebrare ciò che potrebbe sembrare normalmente un difetto, una mancanza, proponendo una visione delle cose da un punto di osservazione fuori dalle consuetudini”.
Il corpo - il corpo stesso dell’artista - è il fulcro tematico attorno cui ruotano tutte le opere di Isobel Blank. Questo non le ha negato di trovare la propria cifra espressiva più caratteristica, instaurando un rapporto di simbiosi con i differenti linguaggi adottati, che diventano espressione diretta del suo corpo.
“La figura dell’artista nella società contemporanea – prosegue Alessandro Trabucco - ha un po' cambiato i connotati, costretto dalle contingenze, dovendo adeguare strategie comunicative e aggiornare le priorità sulle proprie esigenze espressive. In questo modo è impossibile immaginarlo isolato dal mondo e incapace d'interagire con esso.
Ecco che le sue opere artistiche diventano uno strumento utile per trovare la propria fisionomia esistenziale, una sorta di procedimento in continua evoluzione capace di affermare incessantemente la volontà di conservare integra la propria identità nella complessità di differenti linguaggi, tutti padroneggiati con grande sapienza, e di sottolineare l'importanza di non accettare l'omologazione alla quale la società vorrebbe tutti allineati.
La sua formazione racconta di discipline quali il teatro, la danza, il disegno, la scultura, la musica, la fotografia che, oltre a svilupparsi autonomamente, confluiscono in una fusione di arte performativa e video.
La fisicità del suo corpo è il filtro che evidenzia le questioni intrinseche all’essere umano e alla sua poetica. Oltre all’autoritratto, particolare rilievo assumono i temi della memoria collettiva e individuale in dialogo costante con l’identità.
Il percorso espositivo, organizzato negli spazi di Gilda Contemporary Art, riflette questa ecletticità nell’uso dei vari linguaggi, presentando una grande video-installazione, sei stampe fotografiche, dodici disegni e tre sculture realizzate con la tecnica della lana infeltrita, che trascinerà il visitatore in un coinvolgimento multisensoriale.
La mostra è il naturale sviluppo del numero 14 di OR NOT “rivista monografica di anomalie contemporanee”, creata e promossa da Cristina Gilda Artese per l'associazione Arsprima, dedicato proprio all'opera di Isobel Blank, e che accompagnerà la rassegna come catalogo, cui su affianca un allegato che documenta le opere inedite presentate per l’occasione.
Isobel Blank. Note biografiche
Nata a Pietrasanta in Toscana, si laurea con lode in filosofia estetica a Padova, attualmente vive e lavora a Torino.
I suoi lavori sono stati esposti in molte gallerie, musei e festival in Italia e all’estero, dagli USA alla Cambogia, dal Messico all’India. Tra le sue esposizioni collettive più recenti si ricordano quella alla Triennale di Arte Contemporanea Tessile-Fiberart International 2013, Pittsburgh e San Jose (USA), all’Accademia Belgica di Roma, al Museo Leonardo Da Vinci di Milano, al Museo d’Arte Moderna di Mosca, al Centro Nazionale per l’Arte Contemporanea di San Pietroburgo, al Centro d’Arte Contemporanea di Tbilisi, a Palazzo Widmann di Venezia, alla Mumbai Art Room in India. I suoi lavori di video arte sono stati proiettati all’International Short Film Festival X “Circuito Off” di Venezia e al Polyforme Videoperformance Festival di Marsiglia nel 2009. Nel 2010, sono stati proiettati alla VII Edizione del Les Inattendus Festival du Cinéma (très) Independant di Lione e inclusi nella Shoah Film Collection, memoriale mondiale di videoarte sulla Shoah e nella Self-imaging Film Collection, entrambi di Videochannel, Colonia, oltre che nella Nomadic Video Library di 68 Septante asbl, Bruxelles.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti incluso il Primo Premio per la videoarte al Romaeuropa Webfactory di Roma nel 2009. Tra le varie menzioni e selezioni come finalista si ricordano quelle di Premio Celeste (2009-2011) e Premio Francesco Fabbri (TV) nel 2015. Sempre nel 2015, Epic Epoch International residency program la include tra i membri del Con Artist Collective di Manhattan, New York.
Le sue illustrazioni sono state pubblicate da Frigidaire – Arte e Cultura dal 1980 – in diversi numeri del 2012. Nel Marzo del 2015 Marie Claire Italia, la include nell’articolo “Marie Claire celebra 20 giovani artiste italiane”. Il suo lavoro è incluso in Young Blood 09 – Annuario dei giovani talenti creativi italiani premiati nel mondo III Edizione (Next Exit Edition, 2010, Roma) supportato dal Ministero Italiano della Gioventù.
Le sue opere fotografiche sono state recentemente incluse ne Il corpo solitario, la prima monografia sull’autoritratto nella fotografia contemporanea, di Giorgio Bonomi (Rubbettino Editore, 2012).
La sua scultura fotografica Escape routes, Ear (2013), è stata acquisita dall’Archivio Nazionale dell’Autoritratto Fotografico del Museo Pubblico d’Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia (Musinf) di Senigallia (AN).