Isotta Cuccodoro – Quando tu arrivi lì
La mostra propone la serie chador: piccole chine su carta, interamente dedicate al mondo della donna araba. Pochi tratti, estremamente stilizzati, essenziali, scarni, a rappresentare la solitudine, il distacco, la dignità di un universo “altro”, quello delle donne che vivono il mondo attraverso un velo, chador, che ne cela tutta la loro carica umana, emotiva, femminile.
Comunicato stampa
W4W un tributo al talento femminile in diversi ambiti e declinazioni
W4W un progetto DFT onlus
Galleria Dieffe Arte Contemporanea
v. Porta Palatina 9
Giovedì 9 febbraio, ore 18.30
Vernissage
Isotta Cuccodoro
quando tu arrivi lì – chine su carta
Intervento musicale a cura della cantautrice Carlot-ta
Nell’ambito della rassegna WOMEN4WOMEN, DFT onlus in collaborazione con Galleria Dieffe propone la mostra quando tu arrivi lì, di Isotta Cuccodoro.
Isotta Cuccodoro affianca la sua attività di artista a quella di arte terapeuta. La sua ricerca è volta a indagare l’universo femminile: arabe, chador, hammam, donne, sibille, sirene della Bretagna…solo alcuni dei titoli delle sue opere, decisamente significativi.
La mostra propone la serie chador: piccole chine su carta, interamente dedicate al mondo della donna araba. Pochi tratti, estremamente stilizzati, essenziali, scarni, a rappresentare la solitudine, il distacco, la dignità di un universo “altro”, quello delle donne che vivono il mondo attraverso un velo, chador, che ne cela tutta la loro carica umana, emotiva, femminile.
”…il nome Chador colloca questa serie d’immagini solo a livello formale; la storia di quest’abito è antichissima, è sacra, evoca protezione, esclusività, limitazione. Oltre a questo non desidero né mi permetto addentrarmi sul suo significato religioso, politico o sociale. Non è una visione documentaristica la mia; il velo è interiore, un’ombra, un vuoto, una luce, uno specchio, una
porta in ognuno di noi. Forse le nostre colonne d’Ercole; quando tu arrivi lì”
Carlot-ta nasce a Vercelli nel 1990. Cinque anni dopo inizia a suonare il pianoforte e non crede smetterà mai di farlo. Il suo progetto cantautorale, i cui principali riferimenti si possono ricercare nelle bizzarrie compositive di Joanna Newsom, nell’impeto di Tori Amos, nella teatralità di Diamanda Galàs ed Edith Piaf, nasce nel 2009. La sua musica, costruita attorno a un pianismo
classicheggiante ma energico e a un uso creativo dello strumento voce, si propone come sintesi di un songwriting complesso, formale e di un puro spirito pop. Dal vivo Carlot-ta propone le sue canzoni da sola con pianoforte, voce, loop station, chitarra, synths, organetto. Dal 2010 ha avuto modo di esibirsi in un centinaio di club, piazze, festival in tutta Italia. Nel novembre
dello scorso anno è stata ospite del Premio Tenco. Nel 2011 è uscito il suo album d’esordio “Make me a picture of the sun” per l’etichetta toscana “Anna the Granny”. Il disco, contenente otto brani cantati in inglese, francese e italiano è da poco stato insignito della “Targa Giovani M.E.I. Supersound” come miglior disco dell’anno e del “Premio Ciampi – città di Livorno” come miglior debutto discografico del 2011.