Istinti. Dinamiche della statica

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DA SCHIO
Corso Palladio 147, Vicenza, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

24 25 26 27 aprile
1 2 3 maggio con apertura continuata dalle 11.00 alle 23.00 anche in caso di maltempo.

Vernissage
24/04/2014

ore 21

Contatti
Email: ass.crisoici@gmail.com
Sito web: http://www.crisoici.it
Generi
arte contemporanea, collettiva

” istinti | dinamiche della statica ” è il titolo della terza esposizione temporanea ideata e curata dall’associazione culturale Crisoici presso lo Spazio Ca’ d’Oro nella suggestiva cornice di Palazzo da Schio.

Comunicato stampa

" istinti | dinamiche della statica " è il titolo della terza esposizione temporanea ideata e curata dall'associazione culturale Crisoici presso lo Spazio Ca' d'Oro nella suggestiva cornice di Palazzo da Schio in Corso Palladio 147, a Vicenza. L'esposizione, ad ingresso libero, sarà inaugurata il 24 Aprile p.v. ore 21.00; proseguirà durante i giorni 25, 26, 27 Aprile e 1, 2, 3 Maggio, con apertura continuata dalle 11.00 alle 23.00 anche in caso di maltempo. Le cinque opere esposte, di carattere misto (scultura, pittura, incisione e video), sono di cinque giovani artisti: Davide Dalmanzio, Alessandro de Petre, Alberto Dori, Giulio Federico e Tommaso Squaiera. L'allestimento, curato dai membri dell'associazione, crea un percorso espositivo volto all'analisi e allo sviluppo dell'esito visivo di una forte tematica comune e unitaria. La tematica portante di " istinti | dinamiche della statica " riflette sul passaggio. Considera percezioni affini come uscita da una pausa, da un'attesa; uscita che, con sviluppo proprio, si distingue per una transizione delicata: da uno stato di quiete, tendente ad un ordine immobile e cristallizzato, a una dinamicità, che aspira viceversa ad una trasformazione intima di tale ordine. In questa successione si forma una sottile coincidenza tra le parti -quiete, sforzo, slancio, moto-, in cui è l'istinto, motorio o del pensiero, a determinare imprevedibili sviluppi dinamici della statica, rendendo quest'ultima non più codificabile mediante leggi fisiche ma caratterizzata dal tratto imprevedibile proprio dell'opera d'arte.