Italia: l’unità nella diversità
Triennale Design Museum presenta una collezione composta da 21 portavasi antropomorfi realizzati su progetto di Ugo La Pietra dagli artigiani ceramisti calatini Bottega Branciforti, Alessandro Iudici, Nicolò Morales, Francesco Navanzino, Riccardo Varsallona, in occasione delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Comunicato stampa
Triennale Design Museum presenta una collezione composta da 21 portavasi antropomorfi realizzati su progetto di Ugo La Pietra dagli artigiani ceramisti calatini Bottega Branciforti, Alessandro Iudici, Nicolò Morales, Francesco Navanzino, Riccardo Varsallona, in occasione delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, nell’ambito della mostra a cura di Enzo Biffi Gentili Il futuro nelle mani. Artieri Domani, promossa dal Comune di Caltagirone e dall’Istituto d’Arte di Caltagirone.
La ricerca della differenza nell’unità nazionale ha portato Ugo La Pietra verso la rappresentazione dei caratteri espressivi italiani ricorrendo all’impiego della ceramica di Caltagirone e a uno dei suoi archetipi più noti: la testa portavaso.
Sono state così realizzate venti teste portavaso raffiguranti ciascuna una delle venti regioni italiane, a cui si aggiunge un ventunesimo vaso in rappresentanza dell’Italia come sintesi delle diversità territoriali riunite in un unico paese.
Tutte le teste sono caratterizzate da una sorprendente capacità di individuazione e rivisitazione ironica degli stereotipi legati a ognuna delle regioni rappresentate.
L’abilità degli artisti ceramisti ha dato forma ai progetti di La Pietra dimostrando la capacità di mantenere un forte rapporto con la propria tradizione ma con la disponibilità a ripensarla e rinnovarla.
Artista, architetto e designer, Ugo La Pietra da oltre cinquant’anni si confronta con varie discipline artistiche. La sua opera si caratterizza per l’incontro tra la cultura del progetto e la produzione artigianale. Il designer lavora infatti da sempre in stretta collaborazione con le comunità artigiane e, nel confrontarsi con queste realtà, sa coniugare una progettualità attenta alle tecniche, ai materiali, alla produzione con la libera creatività.
Biografia
Fra le sue principali esperienze si possono elencare: 1962, pittura segnica con il Gruppo del Cenobio; 1969, ricerche sui territori (periferie urbane); 1967/85, interventi urbani dalla teoria del “Sistema disequilibrante”; 1960/75, architettura radicale; 1970/1982, esperienze audiovisive “Cinema d’artista”; 1968/1978, narrative-art; 1973-74, ricerche all’interno della Global Tools; 1975/77, opere collocate nella corrente artistica “La nuova scrittura”; 1984/92, fondazione e coordinamento dell’Osservatorio di Cultura Balneare di Cattolica; 1986/2000, coordinamento artistico delle mostre culturali e sperimentali ad Abitare il Tempo di Verona; 1984/2008, ricerche mostre e collezioni di oggetti all’interno della tradizione artigianale italiana.
Ha svolto dal 1964 un’intensa attività didattica (Facoltà di Architettura di Milano, Pescara, Palermo, Torino, Venezia, Istituto Statale d’Arte di Monza e di Faenza, Accademia di Belle Arti di Brera - dove fonda e coordina per 6 anni il nuovo Dipartimento di “Progettazione Artistica per l’Impresa” - NABA di Milano).
Fondatore del Primo Osservatorio Nazionale sull’Artigianato Artistico “AD ARTE”.
Dal 1980 coordina mostre, premi, seminari e nuove collezioni di oggetti per il recupero della cultura materiale da parte della cultura del progetto all’interno di diversi territori (genius loci) e in relazione ai materiali, dalle pietre al vetro, dal legno al mosaico, privilegiando spesso la ceramica: di Faenza, di Caltagirone, di Nove, di Albissola, di Vietri sul Mare, di Salerno, di Grottaglie, del Friuli, di Deruta, di Castellamonte, di Sesto Fiorentino, di Imola…
Tutta la sua ricerca e attività professionale è stata accompagnata da moltissime mostre in gallerie e Musei in Italia e all’estero, dalla direzione di diverse riviste di tendenza (IN, Progettare INPIU’, BreraFlash, Fascicolo, Area, Abitare con Arte, Artigianato tra Arte e Design) e da molti premi tra cui I Premio Festival del Cinema di Nancy 1975, Compasso d’Oro 1979, Premio Utopia conferitogli da Eugenio Battiti nel 1989.