Italo Zuffi – In forma di riepilogo

  • CLER

Informazioni Evento

Luogo
CLER
via Padova 27, MM Loreto/Pasteur, Citofono 42, secondo cortile a sinistra., Milano , Italia
Date
Dal al

La mostra prosegue su appuntamento (T. 349 7888786) dal 25 gennaio al 20 febbraio dalle 15:00 alle 19:00. Cler, via Padova 27, Milano MM Loreto/Pasteur, Citofono 42, secondo cortile a sinistra.

Vernissage
24/01/2019

ore 18

Artisti
Italo Zuffi
Generi
arte contemporanea, personale
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CLER inaugura il nuovo anno con una mostra di Italo Zuffi.
In forma di riepilogo mette in relazione due opere, una fotografica e una scultorea, realizzate a distanza di tempo: Progetto per una barricata (2002) e To host the Host (2010).

Comunicato stampa

“Tutto cominciò senza strepito. Bizzarro che un evento tanto pubblicizzato iniziasse senza sparo di partenza, senza cerimonia di apertura, senza discorso introduttivo. Avrei capito al volo che era al di là della mia portata. Senza pausa o preambolo, silenzioso come un’orbita, un pezzo del sole se ne andò. Lo guardammo con occhiali da saldatore. Un pezzo del sole era scomparso; al suo posto vedemmo il cielo vuoto.”
Annie Dillard, Eclisse totale, in Ogni giorno è un Dio, Bompiani 2018.

CLER inaugura il nuovo anno con una mostra di Italo Zuffi.
In forma di riepilogo mette in relazione due opere, una fotografica e una scultorea, realizzate a distanza di tempo: Progetto per una barricata (2002) e To host the Host (2010).
Progetto per una barricata consiste in una serie fotografica in bianco e nero realizzata a Birmingham (UK) e composta da gruppi di tre o quattro immagini ciascuno.
Le fotografie ritraggono alcuni giovani in posa in un interno: il loro atteggiamento non è del tutto decifrabile e l’apparente immobilità contraddice l’immagine evocata dal titolo stesso.

Di quest’opera CLER presenta una sintesi di tutte le varianti mostrate dal 2002 al 2009. Ricreando il contesto della prima esposizione negli spazi di Assab One a Milano nel 2002, gli ambienti di CLER saranno immersi in una luce rossa, come all’interno di una grande camera oscura.
A poca distanza dalle fotografie, la scultura To host the Host, composta da due coppie di cavalletti in scala ridotta, forme di terra cruda e nidi di vespa, è imprigionata in un’assoluta simmetria.
In entrambe le opere, seppur tematicamente distanti, è racchiuso lo stesso potenziale di azione: una forza che potrebbe liberarsi all’improvviso senza alcuna possibilità di controllo.

“Era questo l’universo su cui tanto avevamo letto e che mai avevamo sperimentato coi sensi: l’universo come meccanismo di sfere libere scagliate a velocità stupefacenti, illegali. Com’era possibile che una cosa che si muoveva così velocemente non si schiantasse, non deviasse dalla sua orbita in modo inconsulto come una macchina fuori controllo a una curva?”
Annie Dillard, Eclisse totale, in Ogni giorno è un Dio, Bompiani 2018.