Iuav a Kathmandu per il terremoto 2015
La mostra, attraverso foto, video, disegni, testimonianze e test illustra in che modo i beni culturali nepalesi sono protetti rispetto a eventi naturali estremi e quali sono le azioni di recupero e ricostruzione, con riferimenti ai casi italiani.
Comunicato stampa
La mostra, attraverso foto, video, disegni, testimonianze e test illustra in che modo i beni culturali nepalesi sono protetti rispetto a eventi naturali estremi e quali sono le azioni di recupero e ricostruzione, con riferimenti ai casi italiani.
L’esposizione raccoglie i lavori che alcuni studenti Iuav hanno realizzato durante il workshop internazionale “Cantiere didattico internazionale/ Kathmandu Nepal”, frutto della collaborazione istituzionale tra l’Università Iuav di Venezia, l'Unesco di Kathmandu e il dipartimento di archeologia della capitale nepalese.
Al centro della mostra troviamo due edifici induisti, riconosciuti come patrimonio Unesco, il Pancha Deval Complex situato nell’area di Pashupati, un complesso monumentale composto da cinque edifici identici per aspetto e materiali utilizzati, e il tempio Radha Krishna situato a Teku, punto di riferimento per la comunità locale.
Nella mostra sono presenti i risultati di test di diagnostica non distruttiva realizzati con un tromografo portatile Tromino, strumento che permette di individuare le frequenze di picco, i modi di vibrare e gli smorzamenti dei punti indagati. Oltre a questo strumento è stato utilizzato uno sclerometro in grado di individuare la resistenza superficiale dei materiali testati e un endoscopio con il quale è stato possibile indagare le profondità delle fessure esaminate e scattare fotografie degli interni delle stesse.
Responsabile scientifico della mostra è Salvatore Russo, docente Iuav ed esperto di health monitoring e diagnostica non distruttiva; la mostra è a cura di Eleonora Spoldi, dottoranda in “Innovazione per il costruire e per il patrimonio culturale”, e Alberto Bretini, laureato Iuav con la tesi “Metodi innovativi per l'analisi e progetto di recupero strutturale di un tempio nepalese seicentesco”.
La mostra resterà aperta dal 4 al 21 settembre 2018 presso lo spazio espositivo ‘Gino Valle’ nella sede del Cotonificio dell’Università Iuav di Venezia, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19.