Ivan – fonda.menti
fonda.menti, la nuova installazione di Ivan Tresoldi, realizzata presso l’area di Malga Costa.
Comunicato stampa
Domenica 24 settembre aprirà al pubblico l’installazione fonda.menti, realizzata presso l’area di Malga Costa ad Arte Sella da ivan poeta e artista che, dall’estate 2003 assalta la strada a colpi di poesia, dipingendola. Oggi è considerato il riferimento principale per il movimento della Poesia di Strada, agire poesia, che propone e promuove nuove tecniche e contenuti d’una poetica che spezza il confine elitario della poesia e che si diffonde liberamente in piazza, nelle strade, tra la gente.
fonda.menti, come dichiara l’artista, è un ragionamento sui luoghi originali dello stare insieme, ossia dove la collettività e l’idea di comunità si è originata e si è costruita. È una scultura che mostra tanto, ma che nasconde in sé l’invisibile essenziale agli occhi.
Attraverso la composizione di forme naturali strappate e riconsegnate alla montagna, la scrittura ricompone e restituisce un senso unitario a quello che altrimenti sarebbe solo materia granitica casuale.
È proprio quando l’umanità decide di riunirsi in luoghi e di plasmare a sua immagine le forme della natura che nasce l’idea di società.
L’installazione è costituita da blocchi di grandi dimensioni in tonalite dell’Adamello, provenienti dalla cava di Pedretti Graniti a Carisolo (TN).
I blocchi non sono tutti uguali, le facce presentano, infatti, delle irregolarità, proprio come le montagne.
Essi sono legati tra loro dalle parole Origine, Mito e Rito, una triade che racconta la nascita di una comunità. Inizialmente ci siamo trovati, origine, poi abbiamo concordato dei segni, rito, infine abbiamo ricordato quei segni, mito.
La scrittura è anamorfica, pertanto le lettere appaiono distorte e solo osservandole da un punto focale preciso è possibile leggere le parole che compongono.
fonda.menti ha una forte identità collettiva, che sottolinea l’importanza di una partecipazione attiva; è un’opera che insegna, crea un segno dentro e comprende, cioè prende insieme.
La pittura è frutto di una vernice naturale ed è composta da pigmenti minerali inorganici e silicato liquido di potassio, anche detto acqua di vetro. È stata utilizzata la stereocromia, una tecnica di pittura, chiamata fresco “a secco” o finto fresco, tipica di fine Ottocento ed inizi del Novecento.
Il colore utilizzato proviene da Calchèra San Giorgio azienda che si serve di materiali prodotti mediante l’utilizzo di materie prime storiche naturali e il riuso di materie prime seconde sostenibili.
A rendere unico l’appuntamento di domenica sarà la presenza dell’artista stesso, che realizzerà delle serigrafie dell’opera numerate nelle seguenti fasce orarie: 10 - 12 e dalle 13 - 15.