Ivano Sossella – CZYGA and E
Sharevolution Contemporary art di Genova inaugura l’esposizione CZYGA and E dell’artista Ivano Sossella.
Comunicato stampa
Il 2 ottobre la galleria Sharevolution Contemporary art di Genova inaugura l’esposizione CZYGA and E dell’artista Ivano Sossella. Di formazione genovese, inizialmente attratto dall’arte informale e dall’arte povera, egli entra a far parte del movimento neo-concettuale e viene apprezzato dai critici Elio Grazioli e Angela Vettese. La qualità del suo lavoro viene ben presto riconosciuta sia a livello nazionale che internazionale tanto da partecipare a importanti rassegne d’Arte come Documenta a Kassel nel 1992, e la Biennale di Venezia nel 1993, invitato da Achille Bonito Oliva alla sezione Aperto.
Nel corso degli anni ha proseguito la sua ricerca concettuale e intellettuale, interrogandosi sul rapporto fra opera e osservatore, esaminando cioè come un’oggetto venga percepito nella realtà rispetto a come esso è rappresentato nell’opera. Quel che emerge è una relazione tra la percezione, densa di informazioni, e la comprensione di queste, che porta con sé quel grado di verità che ci fa orientare nel mondo. Ecco quindi come l’opera d’arte, per essere portatrice di valore e di verità, debba appartenere alla sfera della comprensione. Al tempo stesso la comprensione delle cose può essere fortemente influenzata dalla base culturale di colui che osserva, capace di renderlo prigioniero della mentalità corrente. Attraverso l’arte si può allora disilludere l’osservatore mostrandogli una realtà alternativa e altrettanto vera. In questo senso si spiega il grande interesse di Sossella verso il mondo infantile e la creatività del bambino, che nella sua smania di vivere e di conoscere osserva il mondo senza sovrastrutture, per quello che è; non avendo esperienze pregresse ogni cosa gli è nuova e lo spinge a comportarsi in maniera del tutto imprevedibile nelle scelte che fa.
Come afferma Sossella nell’ Artistario, al capitolo Bambini:
Nei bambini il mondo si approssima grazie alla creatività che sola permette loro di stare in equilibrio tra nulla e scelta: tutto sarà presto perduto, l’oblio sarà cementato dal muro della conoscenza e le scelte saranno il ticchettio delle loro azioni.
L’arte mantiene questa memoria creativa che dà scampo e possibilità ai bambini: la creatività, che sola soccorre al principio della vita, trova nell’arte presenza e continuità.
La mostra intende quindi sollecitare il visitatore a osservare con occhi diversi ciò che gli sta intorno, spronarlo a indagare le cose come faceva da bambino, arrivando a capire quanto possa essere semplice la realtà rispetto ai significati che le diamo normalmente, e quanto da questa semplicità possa scaturire una complessità di ragionamenti ben più preziosa rispetto a quella di colui che parte prevenuto.