Ivano Troisi
Il progetto espositivo è incentrato su una serie di undici opere realizzate nel 2014; si tratta di scatole luminose, che tecnicamente rimandano al lightbox, non tradendo l’idea entro cui, da sempre, si muove Ivano Troisi, ovvero l’osservazione e la rielaborazione della natura come materia di studio sia teorica, sia pratica.
Comunicato stampa
La Galleria Tiziana Di Caro è orgogliosa di ospitare la seconda mostra personale nei suoi spazi di Ivano Troisi (Salerno, 1984), che inaugura sabato 20 settembre 2014, dalle ore 19:00 alle ore 22:00.
Il progetto espositivo è incentrato su una serie di undici opere realizzate nel 2014; si tratta di scatole luminose, che tecnicamente rimandano al lightbox, non tradendo l'idea entro cui, da sempre, si muove Ivano Troisi, ovvero l'osservazione e la rielaborazione della natura come materia di studio sia teorica, sia pratica.
Le carte fatte a mano, in questo caso “carta cotone”, sono il motivo portante della pratica di Troisi, e qui sono analizzate sino al loro interno, attraverso un meccanismo di rifrazione della luce che ne svela la trasparenza. A differenza del lightbox, in cui la luce è emanata dall'interno, qui proviene dall'esterno ed è filtrata attraverso un dispositivo di legno che funge da supporto.
I soggetti raccontati sulla carta e rivelati dalla luce sono le conchiglie. Esse si presentano in una elegante veste formale, che non nasconde, anzi ne enfatizza il significato. Questi elementi, seppure comuni, hanno sempre generato grande interesse, conservando una strana potenza seduttiva che raramente è propria degli oggetti. La conchiglia è attributo di Venere, dea della bellezza e della fertilità, ed in passato venne utilizzata come merce di scambio, ma anche come elemento decorativo di antiche architetture. È tutt'ora legata al culto di San Giacomo ed al relativo cammino, ma anche all'esperienza degli antichi guerrieri che usavano custodirle all'interno delle loro armature, come amuleti portafortuna.
Ma, come già sottolineato più volte, l'atteggiamento di Ivano Troisi è molto simile a quello dello scienziato, pertanto nel suo lavoro la conchiglia è soprattutto una struttura biologica, formata per la gran parte di carbonato di calcio (CaCO3), che serve da protezione per alcuni molluschi. Dal punto di vista formale ciò che colpisce fortemente l'attenzione dell'artista sono le strie di accrescimento, ovvero quei segni che differenziano le conchiglie le une dalle altre connotandone l'unicità.
Il rapporto di Ivano Troisi con gli oggetti che inspirano la sua ricerca alle volte diventa fisico, come in questo caso, in cui essi sono le matrici delle sue incisioni, quindi delle sue opere. Nel percorso espositivo l'artista presenta anche le matrici stesse, cioè le conchiglie vere e proprie, raccolte sulla spiaggia e divenute il soggetto di un'esperienza personale che si trasforma in collettiva.
“La natura è uno dei nuclei fondanti del mio lavoro. Il recupero degli elementi naturali parte da un legame con la tradizione, con tecniche e linguaggi nati dall’osservazione diretta dell’ambiente e del mondo. È una sorta di ponte tra discipline differenti, un tentativo di stabilire dei contatti tra una ricerca più strettamente sperimentale e una ricerca emotiva, attitudinale, empatica con gli elementi.” (Ivano Troisi)
Ivano Troisi è nato a Salerno nel 1984. Vive e lavora a Roma, Italia.
Mostre personali (selezionate): 2014, Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno, Museo Archeologico Provinciale di Salerno, Italia (upcoming); 2012, Galleria Tiziana Di Caro, Salerno, Italia; Vertigine [di]segno, LU MI project, Palazzo Montoro, Roma, Italia.
Mostre collettive (selezionate): 2014, Re-aCT Uomo Natura | Uomo Magia, CECILIA, Tito (PZ), Italia; Se il dubbio nello spazio è dello spazio, MACRO Museo d'Arte Contemporanea Roma, Roma, Italia; 2013, Mediterranea 16 Biennale dei Giovani Artisti, Mole Vanvitelliana, Ancona, Italia.
Press Release
Artist: Ivano Troisi
exhibition opening: Saturday 20 September 2012, 7 to 10 p.m.
location: Galleria Tiziana Di Caro
address: Salerno, via delle Botteghelle, 55 - 84121
info: +39 089 9953141 - [email protected]
opening times: Tuesday to Saturday, 3 to 8 p.m. or by appointment
exhibition closing: : Saturday 29 November 2014
Galleria Tiziana Di Caro is proud to host the second solo exhibition by Ivano Troisi (Salerno, 1984), opening Saturday, September 20, 2014, 7 to 10 p.m.
The exhibition focuses on a series of eleven works produced in 2014; specifically, these consist in lit boxes, which technically recall the lightbox, and are perfectly in line with the idea which Ivano Troisi has long chosen to focus on, i.e. the observation and the reworking of nature as a subject of study both theoretical and practical.
Handmade paper, in this case cotton paper, is Troisi’s main means, here explored in deep detail through a mechanism of light refraction that reveals its transparency. Unlike the lightbox, in which light emanates from the inside, here it comes from the outside and is filtered through a wood contraption that acts as a brace.
The subjects recounted on paper and revealed by the light are seashells. These are presented in an elegant, formal dress which does not conceal but, on the contrary, emphasizes their meaning. These items, although common, have always generated great interest, holding a strange seductive power that is rarely found in objects. The seashell symbolizes Venus, the goddess of beauty and fertility, and in the past was used as a bargaining chip, and also as an architectural decorative element. It has long been associated with the cult of St. James and related pilgrimage, but also with the practice of ancient warriors, who used to keep them inside their armors as good luck charms.
Nonetheless, as already pointed out several times, the attitude of Ivano Troisi is more akin to that of a scientist, for which in his work the seashell is primarily a biological structure, consisting mostly of calcium carbonate (CaCO3), which serves as a protection for some shellfish species. From a formal point of view, what strongly attracts the artist are the growth striae, i.e. those elements that distinguish one shell from another, thus characterizing their uniqueness.
The relationship between Ivano Troisi and the objects that inspire his research becomes at times physical, like in this case, in which the objects have become matrices for his etchings, and hence for his works. Along the exhibition path, the artist also presents the matrices themselves, i.e. the shells, which he gathered on the beach and which have become the subject of a personal experience that turns into a collective one.
“Nature is one of the essential elements of my work. The recovery of the natural elements forms a link with tradition, techniques and languages born from the direct observation of the environment and the world. It is a sort of bridge between different disciplines, an attempt to establish a contact between a strictly experimental research and a research which is emotional, attitudinal, and empathic with the elements.” (Ivano Troisi)
Ivano Troisi was born in Salerno in 1984. He lives and works in Rome, Italy.
Solo exhibitions (selected): 2014, Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno, Museo Archeologico Provinciale di Salerno, Italy (upcoming); 2012, Galleria Tiziana Di Caro, Salerno, Italy; Vertigine [di]segno, LU MI project, Palazzo Montoro, Rome, Italy.
Group exhibitions (selected): 2014, Re-aCT Uomo Natura | Uomo Magia, CECILIA, Tito (PZ), Italy; Se il dubbio nello spazio è dello spazio, MACRO Museo d'Arte Contemporanea Roma, Rome, Italy; 2013, Mediterranea 16 Biennale dei Giovani Artisti, Mole Vanvitelliana, Ancona, Italy.