Ivo Stazio – Dentro e fuori le mura
La pittura di Ivo Stazio dà per risolto il problema della rappresentazione, perché ogni paesaggio esterno è qualcosa che ci portiamo dentro.
Comunicato stampa
“Dentro e fuori le mura”
Vi è una sottile relazione tra segno, paesaggio e materia nell’opera di Ivo Stazio che costituisce una costante poetica che ha un’eco immediata. Affiora una struttura silenziosa e lirica che crea un felice equilibrio: una sorta di dinamica interna che arricchisce lo sguardo di attese emotive, di ulteriori possibilità . La tecnica dello spatolato inoltre conferisce un rilevo importante ai suoi quadri, perché tutta sembra trasudare luce. In effetti, anche il suo astrattismo lirico, resta imbrigliato nelle percezioni dell’artista raccolte nella sua vita di tutti i giorni. I suoi soggetti fanno parte interamente della sua esistenza, ma nello stesso tempo perdono, attraverso la pittura, quella referenzialità che li vincolerebbe all’esistenza, all’occasionalità. Per questo l’ opposizione tra figurazione e astrazione non si pone. La sua pittura possiede ampie memorie che affondano nella pittura bolognese da Ilario Rossi o Pompilio Mandelli. Da questi artisti Ivo Stazio ha saputo prendere la sensibilità coloristica, la capacità e l’eleganza di lasciare al colore il compito costruttivo della composizione. Il resto non conta, si tratta di pittura pura e basta. Ma questa semplicità è così convincente da occultare la verità contenuta nella frase: Il semplice discende dal complesso.
La pittura di Ivo Stazio dà quindi per risolto il problema della rappresentazione, perché ogni paesaggio esterno è qualcosa che ci portiamo dentro. E’ come se le emozioni originarie si riuscissero definitivamente a materializzare. Per questo trovano una forma, che è quella che l’artista sa creare per loro, attraverso un percorso costruttivo che sa determinare un motivo per esistere, nella pittura e con essa.
Valerio Dehò