Jacana’s frontal shield or frontal as shields are frontal

Informazioni Evento

Luogo
THE WORKBENCH
Via Vespri Siciliani 16/4, Milano, Italia
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Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
20/12/2017

ore 19

Artisti
Mirko Canesi, Alice Ronchi, Apparatus 22, Marco Giordano, Pedro Matos, Ricardo Passaporte
Curatori
Pietro Di Lecce
Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra collettiva

Comunicato stampa

The “frontal shield” is a colorful element present in nature in the anatomy of a number of species of birds. Set on the bird’s forehead, the “shield” is used to visually attract while at the same time functioning as a protection device. There is also a link between the frontal shield and levels of testosterone production by the males.
A shield, by its own definition, manifests itself in a relationship of constant and potentially infinite “frontality”, interpreted in the exhibition as a determining aspect of the work itself in a parallelism as direct as possible between the work and the beneficiary.
The project will amount to the exhibition of six works, set up in a way that permits their individual reading, avoiding thus an obvious visual relationship between them. This has the aim of turning the frontality in a specific factor and not a collateral element, subordinated to the display, but a precise medium, actively chosen by the artist.

ITA
Jacana’s frontal shield or frontal as shields are frontal

Il “frontal shield” è un elemento dai colori accesi presente in natura nell’anatomia di alcune specie di uccelli. Posto sulla loro fronte, lo "scudo" funziona come attrattore visivo assolvendo contemporaneamente a scopi difensivi. C’è inoltre un legame tra il frontal shield e la produzione di testosterone negli esemplari maschi.
Per sua stessa definizione, lo scudo propriamente inteso si manifesta come un vettore che genera un rapporto di frontalità costante e potenzialmente infinito, interpretato in mostra come parte determinante della lettura del lavoro stesso, in un parallelismo tra opera e fruitore quanto più diretto possibile.
Nella mostra sono proposte sei opere in un allestimento che ne permette una lettura individuale, non creando quindi una relazione visiva tra un'opera e l'altra, al fine di fare della frontalità un fattore specifico e non un elemento collaterale e subordinato a fini espositivi ma un preciso medium e una scelta effettuata dall’artista.