Jacopo Benassi – Autoritratto criminale
Con Jacopo Benassi la fotografia si fa scultura, non solo perché il flash ritaglia con precisione le sagome dei suoi soggetti, ma perché lo scatto stesso entra in dialogo con le cornici d’artista, assemblate da lui stesso.
Comunicato stampa
Jacopo Benassi (La Spezia, 1970) inizia a muoversi nel mondo della fotografia negli anni Ottanta, in particolare attraverso gli ambienti legati alla musica underground. Con il passare degli anni la sua ricerca si allarga e inizia a comprendere i ritratti e gli autoritratti, le performance, la pittura, la natura e il mondo della moda, conservando tuttavia, come una sorta di costante, un modo di fotografare molto intimo e introspettivo.
Con Jacopo Benassi la fotografia si fa scultura, non solo perché il flash ritaglia con precisione le sagome dei suoi soggetti, ma perché lo scatto stesso entra in dialogo con le cornici d’artista, assemblate da lui stesso, che in tal modo rendono ogni lavoro unico e irripetibile. Jacopo non smette di suggerirci che volontà di creare non esisterebbe senza la volontà di distruggere: cornici bruciate o realizzate con legno accettato e vetri tagliati, un elogio all’imperfezione che permette di misurare la complessità e la ruvidità delle cose. Assemblaggi di elementi fotografici, materici e pittorici trovano la loro stabilità grazie alla stretta di una cinghia d’ancoraggio industriale. Con essi Jacopo ci parla con un coraggio disarmante di fragilità e della ricerca costante di un equilibrio.
Mostre personali recenti: Vuoto, Franciscaines Museum, Festival della Fotografia, Deauville (2023), Una Boccata d’Arte, Gardone Riviera (2023), MATRICE, Fondazione Carispezia, La Spezia (2022), PAST (2021) Francesca Minini, Milano, VUOTO (2020), Centro Pecci, Prato, CRACK (2019), CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino e al festival Fotografia Europea di Reggio Emilia, Portraits (2019), Palazzo Bentivoglio, Bologna. Nel 2011 ha aperto Talkinass - Paper and Records, producendo riviste e CD live di artisti della scena underground internazionale. Come editore indipendente ha prodotto edizioni limitate di pubblicazioni e magazine dal vivo al Palais de Tokyo di Parigi. Ha partecipato ad eventi come No Soul for Sale (2010) alla Tate Modern di Londra, curate da Maurizio Cattelan e Massimiliano Gioni.
