Il lavoro di Jacopo Benassi, artista e fotografo, è un costante esercizio di crudeltà, che si sviluppa in un continuo e radicale confronto con il reale, senza mediazioni, spesso attraverso l'uso di strumenti minimi come il flash della fotocamera e il bianco e nero, creando un linguaggio visivo crudo, diretto e spoglio, potentemente evocativo. L’attitudine punk degli esordi si manifesta nel sovvertimento estetico della rappresentazione che tende a farsi registrazione – e rivelazione – dell’esperienza dell’esserci. Casualità, impeto, vulnerabilità e marginalità sono gli ingredienti di una pratica che utilizza indifferentemente immagini, video, installazioni e performance, collocandosi in un territorio liminare e fluido, perennemente sfuggente.
Sàlvati Salvàti è un'opera simbolica: una bandiera che idealmente sventola su una barricata. Il drappo evoca immagini di resistenza e ribellione, richiamando alla mente opere come La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, in cui la figura della Libertà, eretta su una barricata, conduce il popolo in battaglia. Qui, però, la bandiera di Benassi si carica di un significato differente: non è solo un simbolo di lotta, ma un invito a salvarsi dai conflitti perpetui che caratterizzano il mondo contemporaneo. La barricata non è più soltanto uno spazio fisico di scontro, ma diventa un limite mentale da oltrepassare, un baluardo contro le divisioni e le tensioni. L'opera allude all'arte come spazio liberato dove il pensiero e l'azione si svincolano dalle pressioni esterne e dove è possibile ricostruire una nuova idea di comunità. La bandiera, in questo contesto, assurge a simbolo di appartenenza al luogo comune dell'immaginazione e della creazione.
Jacopo Benassi (La Spezia, 1970) è fotografo, musicista e artista. Autodidatta, ha sviluppato un approccio fotografico unico, caratterizzato dall'uso di luci forti e dalla rappresentazione senza filtri della realtà. Esplora temi come l'identità, la vulnerabilità, il corpo umano e la sessualità, con incursioni nel mondo underground, partendo dall’esperienza del B-Tomic, club gestito dallo stesso artista assieme ad alcuni amici a La Spezia, dove hanno avuto luogo live shooting, performance, concerti ed eventi. Benassi ha al suo attivo numerose collaborazioni con registi musicisti e scrittori e riviste italiane e internazionali. Nel 2011 ha fondato la Talkinass- Paper and Records etichetta che ha prodotto magazine e CD di artisti underground. Ha esposto in importanti gallerie e musei in Italia e all'estero.