Jacopo Naccarato – Fino a quando potrò ricordarlo
Jacopo Naccarato porta la sua arte a Castelnuovo Rangone con la mostra “Fino a quando potrò ricordarlo”.
Comunicato stampa
Jacopo Naccarato porta la sua arte a Castelnuovo Rangone con la mostra “Fino a quando potrò ricordarlo”. Domenica 9 ottobre alle 11.30 inaugura la nuova esposizione della rassegna di CRAC, a cura di Giorgia Bregantin.
“Brevi attimi di semi controllo, pochi secondi di instabile prevedibilità – si legge nel testo di accompagnamento della stessa Bregantin –. Come giocatori di rodeo, tentiamo di imbrigliare la mente, fedele alleata dell’istinto. Uno scuro dorso di toro, sorretto da un’asta di legno, collegato ad un motore elettrico: seppur palese nei materiali, l’opera di Jacopo Naccarato mantiene un’aura incognita, quasi inospitale con i suoi sbalzi in apparenza improvvisi. Originata dal fango, rivestita di gesso e cartapesta, ancorata con il ferro, lucidata con la resina, la creatura meccanica in mostra al CRAC di Castelnuovo Rangone è raggiante, agguerrita, scattante. É un corpo che vive, un essere relazionale privo di voce ma dotato di movimento che reagisce agli stimoli esterni. L’occhio vigile del bovino risponde agli sguardi curiosi, o sfidanti, con impeto, non concedendo né tregua né vittoria, ma cosciente sconfitta a colui che tenta il dominio. Fino a quando potrò ricordarlo rammenta all’uomo la provvisorietà della ragione e il trionfo dell’impulso, l’incertezza della fine, la plausibile caduta. Al cospetto dell’animale indomabile, l’uomo si adagia sul proprio stato di rassegnazione, divenuta serena dopo un effimero scontro”.