Jacopo Valentini – Unicacina

Informazioni Evento

Luogo
TRAFFIC GALLERY
Via San Tomaso 92, Bergamo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

TWO OPEN DAYS :
| Venerdì 05 Marzo : 10:00 – 20:00 | Sabato 06 Marzo : 10:00 – 20:00 |
Ingresso contingentato nel rispetto dei protocolli di sicurezza per il contenimento di covid-19

Vernissage
05/03/2021

ore 10

Artisti
Jacopo Valentini
Curatori
Roberto Ratti
Generi
arte contemporanea, personale

Traffic Gallery è felice di ospitare per la prima volta nei propri spazi UNICACINA, progetto di ricerca del giovane artista Jacopo Valentini (classe 1990).

Comunicato stampa

TRAFFIC GALLERY presents UNICACINA

a solo show by
JACOPO VALENTINI

curated by Roberto Ratti

| 05 March - 10 April 2021 |

TWO OPEN DAYS :
| Venerdì 05 Marzo : 10:00 – 20:00 | Sabato 06 Marzo : 10:00 – 20:00 |
Ingresso contingentato nel rispetto dei protocolli di sicurezza per il contenimento di covid-19

Jacopo Valentini, From the Series UNICACINA, Nephrops Norvegicus,
95x76cm, Inkjet Print, 2021, Courtesy of Traffic Gallery

Traffic Gallery è felice di ospitare per la prima volta nei propri spazi UNICACINA, progetto di ricerca del giovane artista Jacopo Valentini (classe 1990). Una serie di immagini ci raccontano la storia di una popolazione, quella cinese, che viene messa in relazione al contesto della città di Prato, città nella quale a partire dagli anni 80 si è insediata una comunità di lavoratori nel settore tessile proveniente dalla Repubblica Popolare Cinese.

Il progetto è stato realizzato nel 2018 da Jacopo Valentini durante una residenza artistica nella città di Prato presso l'Associazione Culturale Dryphoto Arte Contemporanea in collaborazione con il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci.

In mostra 14 fotografie di due formati diversi raffiguranti in maggioranza scorci d'interni con un'unica visione d'esterno che ritrae la porta principale d'ingresso del Duomo di Prato. L'attenzione dell'artista ha seguito un percorso eterogeneo, catturando visioni apparentemente lontane tra loro. In particolare è la serie delle Nature Morte, che appaiono ai nostri occhi nella loro perfetta asetticità statica, che tendono a suggerire una fuorviante apparente fuga dal focus della mostra.

Nature Morte fotografate utilizzando un tessuto bianco sintetico prodotto dalle aziende locali cinesi, sopra il quale Jacopo Valentini posa delicatamente singoli oggetti che rappresentano i prodotti tradizionalmente legati e consumati dalla popolazione cinese cittadina. Il tutto immortalato all'interno di un importante e storico Palazzo pratese del XIV Secolo - Casa Datini - i cui affreschi fanno da sfondo al set fotografico delle opere in questione.

Appare chiaro a questo punto l'intento di creare un dialogo tra presente e passato, evidenziando la vocazione storica della città pratese verso lo sviluppo commerciale e mercantile del suo tessuto. Casa Datini, ora Casa Museo, fu eretta come abitazione del Mercante Francesco Datini, noto personaggio della città, che tra il XIV e XV Secolo, oltre a divenire un potente e ricco commerciante con relazioni e scambi addirittura con l'Oriente, diede i Natali alla Cambiale.

In questi fotografie del progetto UNICACINA vi sono continui rimandi alle relazioni tra comunità autoctona e comunità cinese, nel passato come nel presente, senza però che mai una volta compaia la presenza fisica dell'Uomo, se non in maniera indiretta attraverso la forte carica antropica presente negli oggetti e nelle architetture rappresentate.

Osserviamo quindi un particolare dell'affresco all'interno della Cappella Manassei del Duomo cittadino, dove compaiono alcuni personaggi chiaramente proveniente dall'Oriente. Oltre a questo, troviamo anche la mappa geografica raffigurante il territorio cinese all'interno dell'Archivio di Stato al Museo di Casa Datini, per poi essere catapultati all'interno di uno stabilimento, di fronte ad un’orditura tessile, tra le sedie da cerimonia di un ristorante locale di cucina cinese, tra i cangianti colori dei festoni del Tempio Buddista e l'eleganza marmorea delle colonne della porta del Duomo cittadino.

In questo modo, attraverso una sequenza elegantemente ragionata e in un ensamble di infinita delicatezza, la nostra mente viene accompagnata nella costruzione e nella genesi della storia di una città, all'interno della quale due comunità sono divenute UNICACINA.

JACOPO VALENTINI - BIOGRAFIA :

Jacopo Valentini (1990) vive tra Modena e Milano. Si è avvicinato alla Fotografia sin da giovanissimo ed ha sempre fatto di quest’arte un utilizzo personale. Ha fatto e continua a fare della fotografia un intenso mezzo di sviluppo progettuale. Nasce a Modena, città nella quale ottiene il Diploma di Maturità Classica. Nel 2011 si iscrive all’Accademia di Architettura di Mendrisio (CH), durante questi anni di studi ha la possibilità di svolgere un tirocinio presso l’officina d’arte e architettura cilena Pezo Von Ellrichshausen. Nel 2014 ottiene il Bachelor in Science of Architecture presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio, è durante questo periodo che comprende la rilevanza dell’apparecchio fotografico all’interno della sua ricerca. Nel giugno 2015 viene selezionato per partecipare al progetto Foto Factory Modena in collaborazione con SkyArteHD e Fondazione Fotografia Modena. Nel febbraio 2016 inizia la frequentazione del corso Master in Photography presso lo IUAV di Venezia sotto la supervisione di Angela Vettese e Stefano Graziani. Nel 2017 ottiene entrambe le lauree presso i due atenei: IUAV di Venezia e Accademia di Architettura di Mendrisio. Nello stesso anno vince la 101ma Collettiva Giovani Artisti alla Fondazione Bevilacqua La Masa. Nel 2019 viene selezionato per Giovane Fotografia Italiana 07, all’interno del circuito ufficiale di Fotografia Europea a Reggio Emilia, e vince il Premio Nocivelli. Produce insieme a Chippendale Studio la sua prima pubblicazione Volcano’s Ubiquity. Nel 2020 è finalista per il Leica Oskar Barnack Award Newcomer e vincitore del bando Refocus, indetto dal MiBACT in collaborazione con la Triennale di Milano ed il MUfoco. Jacopo Valentini ha esposto in istituzioni e spazi privati sia in Italia che all’estero, fra cui: Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia, La Triennale di Milano, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci a Prato, Museo Fattori a Livorno, RIBA a Londra, Fondazione Fabbri a Treviso, CampoSpace di Roma, Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia, Politecnico di Milano, Centro Culturale San Fedele a Milano, Museo Navile a Bologna, Fondazione Ragghianti a Lucca, La Volonté 93 a Parigi, Palazzo Martinengo a Brescia, Una Vetrina a Roma, Linea di Confine a Rubiera (RE), Palazzo Rasponi a Ravenna, Festival della Filosofia a Modena, Galleria Civica Cavour di Padova, Chiostro dei Tolentini a Venezia. Attualmente sta lavorando ad un progetto di ricerca personale sul dislocamento territoriale all’interno dell’immaginario comune.