Jacqueline Tune – What we buy: download now
Le sei immagini esposte, tratte dalla serie “What we buy – Download now” (che a sua volta si ispirano alla serie “What we bought” del fotografo statunitense Robert Adams) sono ritratti che, come tutto il lavoro della Tune, cercano di esprimere le storie e le vite delle persone creando delle immagini che pensano.
Comunicato stampa
Mercoledì 5 marzo, a partire dalle ore 19.00, Meetlife Cafè è lieto di presentare la personale di fotografia “What we buy: download now” di Jacqueline Tune.
Le sei immagini esposte, tratte dalla serie “What we buy – Download now” (che a sua volta si ispirano alla serie “What we bought” del fotografo statunitense Robert Adams) sono ritratti che, come tutto il lavoro della Tune, cercano di esprimere le storie e le vite delle persone creando delle immagini che pensano. In questa serie, l'artista riflette ed indaga sul nostro utilizzo abituale, il nostro coinvolgimento e la nostra dipendenza nei confronti della tecnologia. Nel particolare, gli scatti scelti guardano ai bambini e agli adolescenti e a come questi siano condizionati dall'utilizzo di internet, dai giochi elettronici e dalla comunicazione digitale nel lavoro e nel tempo libero. Attraverso una poesia visiva viene messo in discussione l'utilizzo in continua crescita - nella nostra società - della tecnologia digitale tra giovani e bambini sottolineandone l'interesse, l'utilità ma allo stesso tempo anche i danni che questa potrebbe causare.
Jacqueline Tune ha conseguito la laurea e una specializzazione in Photography and Media Studies al Bournemouth e Poole College di Arte e Design, nel UK e vive in Toscana da 1990. Ha vinto il PREMIO CELESTE in 2012, e stata finalista per CELESTE PRIZE , il COMBAT PRIZE e il Nocivelli Prize. I suoi lavori sono stati esposti in Italia e all'estero. In 2012 ha partecipato nel progetto Missing Places a Belgrado, curato da Dejan Atanackovic, una collaborazione fra fotografi e guide Serbe con disabilità. Nel 2007 è stata selezionata per partecipare ad un progetto del magazine “Colors” alla mostra “Fabrica: les yeux ouverts” allestita al Centro Pompidou di Parigi. E' insegnante di fotografia al Siena Art Institute e alla Siena School for Liberal Arts.