Jacques Villeglé – Star
La scultura, in bronzo patinato con inserti in bronzo dorato, verrà collocata sulla terrazza sud della villa che si affaccia sul Lago di Garda. L’opera rappresenta un cambiamento nel percorso artistico di Villeglé, dai manifesti lacerati alle sculture emblematiche con segni sociopolitici.
Comunicato stampa
A 150 anni della nascita del poeta, la Fondazione il Vittoriale degli Italiani coordina eventi per rendere omaggio allo spirito di un genio che, anche grazie alla sua lungimiranza, al respiro internazionale e all’amore per l’Italia, seppe imprimere un sigillo di modernità alla storia del suo paese, contribuendo ad arrichirne il patrimonio culturale con la sua eccezionale interpretazione della tradizione poetica italiana e, come politico, con la sua influenza sugli eventi che gli sarebbero succeduti.
D’Annunzio ha lasciato alla storia la sua casa di Gardone Riviera, dove, in occasione delle cerimonie commemorative, il 2 marzo 2014, sarà inaugurata la scultura STAR che Jacques Villeglé, l’artista francese di fama internazionale, offrirà in omaggio al poeta.
La scultura, in bronzo patinato con inserti in bronzo dorato, verrà collocata sulla terrazza sud della villa che si affaccia sul Lago di Garda.
L’opera rappresenta un cambiamento nel percorso artistico di Villeglé, dai manifesti lacerati alle sculture emblematiche con segni sociopolitici.
In linea con l’idea di spinta verso il futuro che era propria del poeta, il presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, negli ultimi anni ha aperto le porte del museo a opere di artisti contemporanei, che arricchiscono il Parco monumentale amplificando il dialogo dell’arte con la poesia. Arnaldo Pomodoro, considerato uno dei più grandi scultori contemporanei italiani, Mimmo Paladino, pittore e scultore, noto protagonista della Transavanguardia italiana, e tanti altri hanno già segnato il giardino con interventi spettacolari. La scultura di Villeglé aggiunge un tocco internazione a questa impresa che si prolungherà negli anni futuri.
Il Vittoriale degli Italiani – così Gabriele d’Annunzio definì la Casa-Museo che lo ospitò negli ultimi anni della sua vita – rappresenta non semplicemente una dimora, ma un vero e proprio museo in cui sono contenute reliquie, ricordi, cimeli e tracce del ‘vivere inimitabile’ del poeta-vate: dedicato all’Italia e donato agli Italiani, viene dichiarato monumento nazionale nel 1925. Nel 1926 si può considerare conclusa la ristrutturazione della villa già esistente, la cosiddetta Prioria, primo nucleo della casa e residenza del poeta, immersa nel verde e divisa al suo interno in una serie di stanze, ognuna delle quali chiamata in modi molto singolari. Nelle stanze abitate dal poeta la luce del mondo esterno non arriva se non filtrata da tendaggi decorati e da vetrate variopinte e ogni cosa, in una accumulazione di oggetti di tutti i tipi, è lì come d’Annunzio l’ha lasciata. Al declino di una prodigiosa avventura letteraria, il poeta fa della sua ultima dimora un sacrario monumentale destinato a raccogliere e a trasmettere ai posteri i cimeli della letteratura e della sua vita d’eccezione.
Il Vittoriale occupa un terreno molto vasto di nove ettari in cui si trova un complesso di edifici, tra cui la Prioria, lo Schifamondo, gli Archivi, le Biblioteche, il Teatro, piazze, viali e fontane. Natura e arte si rivelano più che mai un unico dio bifronte, tra apparizione, simbologie, prospettive curiose, esaltate da una profusione di oleandri, palmizzi, acanti, rododendri, tanti cipressi, ulivi tra siepi di lauro e mirto, mentre la geometrie delle terazze di un’antica limonaia convive con la sensualità di un roseto. Fruttifica ovunque il melograno, emblema di vita del poeta, celebrato nella scultura della Canefora di Napoleone Martinuzzi.
L’artista
Jacques Mahé de la Villeglé, di origini bretone, è nato a Quimper (Finistère, Francia) nel 1926 e oggi vive e lavora a Parigi. A partire dal 1957, azioni individuali e collettive segnano la sua partecipazione alla vita del gruppo dei nuovi realisti, di cui è uno dei fondatori. Nel corso degli anni Villeglé ha saputo affermare l’originalità di una ricerca che si impone oggi come la più esemplare nell’ambito del manifesto lacerato.