Jago – Habemus Hominem

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DORIA PAMPHILJ
Via Del Corso 305, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

apertura da Martedì a Domenica
orario 10:00/19:00 ( ultimo ingresso ore 18.00)

Vernissage
25/01/2019

ore 19 su invito

Contatti
Email: info@adadvisor.it
Sito web: http://www.adadvisor.it
Biglietti

€ 14.00

Artisti
Jago
Generi
arte contemporanea

L’opera più famosa del web arriva nella Sala del Trono di Palazzo Doria Pamphilj.

Comunicato stampa

Avete mai pensato di poter diventare i proprietari di un'opera esposta in un museo? Da oggi sarà
possibile. Grazie alla collaborazione tra ADA, piattaforma di art advisory lanciata da Carlotta
Mastroianni, e la start up londinese Feral Horses, l'opera
Habemus Hominem
del giovanissimo
scultore ciociaro Jago, può essere acquistata per azioni e, da Sabato 26 Gennaio 2019, sarà esposta
nella Sala del Trono di Palazzo Doria Pamphilj a Roma (Via del Corso 305).
L'inaugurazione, che si terrà Venerdì 25 Gennaio dalle ore 19:00 nella Sala del Trono di Palazzo
Doria Pamphilj, è riservata agli attuali co-proprietari dell'opera per almeno 4 quote e ai giornalisti
che si accrediteranno.
L'opera, realizzata nel 2009, venne presentata, l'anno successivo, al Concorso delle Accademie
Pontificie in Vaticano. Per questa occasione, Jago, realizzò, un ritratto dal vero di sua Eminenza
Papa Benedetto XVI adornato della veste pontificia ed ispirato al ritratto di Papa Pio XI di Adolfo
Wildt, il cui busto era privato della vista a causa degli occhi concavi (il busto è oggi conservato ai
Musei Vaticani). Al giovane scultore ciociaro venne chiesto, dai Cardinali, di donare la vista alla
sua opera altrimenti il Papa non l'avrebbe apprezzata. Jago si rifiutò di cancellare quella sua
citazione al maestro milanese e, rinunciando alla vincita del Concorso, riportò l'opera nel suo studio
di Anagni (Città dei Papi). Nel 2013 Papa Benedetto XVI abdicò e il giovane scultore, guardando
l'opera nel suo studio,
capì di dover fare un gesto e permettere al busto di Papa Benedetto XVI, fino
ad allora intitolato
Habemus Papam,
di diventare finalmente Joseph Ratzinger. Jago prese la sua
Dremel e iniziò il processo di spoliazione dell'opera, trasformando
Habemus Papam
in
Habemus
Hominem.
Nel luglio del 2017 l'opera entrò a far parte di una collezione privata, tuttavia l'attuale proprietario
sentiva il bisogno di restituirla alla comunità, che, così tanto, desiderava fruirne. Grazie a questo
desiderio oggi tutti possono diventare proprietari dell'opera semplicemente acquistandone le quote
di proprietà sul sito di trading per l'arte di Feral Horses,
www.feralhorses.co.uk
. L'opera ha un
valore di € 205.000 ed è stata suddivisa in 10.000 quote di proprietà dal valore di € 20,50 ciascuna.
Si può diventare proprietari della percentuale dell'opera che si desidera, una volta dichiarata
venduta, i co-proprietari potranno seguire l'andamento delle loro quote sul mercato e decidere se
trattenerle o liquidarle, nel frattempo l'opera inizierà un percorso museale di dieci anni e la prima
tappa sarà Palazzo Doria Pamphilj a Roma. Al termine dei dieci anni l'opera verrà venduta ad un
privato e gli investitori che ancora saranno in possesso delle quote verranno liquidati.
ADA
ADA è una piattaforma dedicata alla consulenza per investimenti in arte moderna e contemporanea e vino da
collezione. Gli Art Advisor di ADA assistono il collezionista nei momenti precedenti e successivi l’acquisto, offrendo
consulenze su come iniziare a collezionare, su cosa investire e dove acquistarlo, sul valore delle opere, sull'allestimento,
sulla richiesta di autentiche fino a risolvere problematiche di tipo legale e fiscale (contratti d’acquisto, IVA sul mercato
primario e secondario, diritto di seguito, reddito). ADA è anche attenta ai giovani artisti emergenti poiché crede
fermamente che, investire sul loro lavoro, sia il modo più corretto per iniziare a collezionare opere d’arte. Per questo
motivo selezioniamo giovani artisti under 40, facendo particolare attenzione alla loro crescita sul mercato dell’arte.
FERAL HORSES
Feral Horses è una startup ArtTech fondata e gestita da un team di giovani imprenditori europei. La startup è stata
lanciata nella primavera del 2017 e fino ad oggi ha venduto 18 opere in comproprietà per un valore totale di £130’000.
Al momento, la piattaforma online di Feral Horses conta più di 2500 utenti e ha già assicurato £7 milioni di arte da
mettere in vendita sulla piattaforma nel prossimi 3 anni.
L’idea di Feral Horses è quella di facilitare il processo di comproprietà di arte destinata ad essere esposta in musei, così
da rendere l’arte più inclusiva e aperta al pubblico.
JAGO
Jacopo Cardillo (Anagni,1987) è un artista poliedrico in grado di manipolare la pietra e in particolare il marmo con
sapienza e consapevolezza. La disinvolta dimestichezza con cui è in grado di render vivo un materiale tanto pregiato
quanto complesso riporta alla contemporaneità gesti ed esiti che ricordatn opere della più alta tradizione artistica
italiana.
Scultore, musicista, compositore e videomaker, Jago concepisce le sue opere come installazioni complesse, articolate e
monumentali, spesso accompagnate da video d’artista e proiezioni che raccontano il processo realizzativo del lavoro ed
al tempo stesso ne completano ed ampliano il significato.
Nell’era della stampante 3D, l’artista decide di dialogare con la materia in modo diretto ed escludendo l’uso della
tecnologia dalla realizzazione dei suoi lavori.
La ricerca di Jago rappresenta un interessante punto di incontro fra tradizione e modernità: all’abilità nel maneggiare la
materia di accompagna una scelta di temi e soggetti che riportano nel pieno di una ricerca contemporanea. Il carattere
disturbante di molti dei lavori proposti dall’artista, spiazza e coinvolge al tempo stesso, creando una forte relazione fra
lo spettatore e l’opera.