Jan Fabre – È il cervello la parte più sexy del corpo?
Artista visivo, theater artist ed autore, Fabre è presente nelle sale espositive di RAM con diverse tipologie di lavori, che ripropongono il suo modello di pensiero.
Comunicato stampa
RAM radioartemobile è lieta di presentare la mostra personale dell'artista fiammingo Jan Fabre concepita come omaggio al grande curatore ed amico comune Jan Hoet.
Artista visivo, theater artist ed autore, Fabre è presente nelle sale espositive di RAM con diverse tipologie di lavori, che ripropongono il suo modello di pensiero.
Il forte legame che Fabre aveva con Jan Hoet, che lui definisce come "un uomo nervoso, energico e vitale. Ma nel momento in cui si concentra sull’arte la sua calma è assoluta ed emana un’affidabilità credibile tramite il suo acume e la sua capacità"e "un uomo impregnato in ogni fibra del corpo della necessità dell’arte" emerge da alcune citazioni tratte dalle prime due pubblicazioni del Giornale notturno che l'artista ha scritto dal 1978 al 1984 e dal 1985 al 1991. Si tratta di un diario costruito attraverso ritagli di pensieri, esperimenti, incontri e scene di vita, che fanno capire a fondo lo spirito di Fabre.
L’artista colloca continuamente al centro della sua ricerca il corpo, inteso allo stesso tempo come realtà fisica e dimensione mentale. Il cervello rappresenta per l'artista una sorta di ossessione e viene proposto come modello di pensiero nel video Is the Brain the most Sexy Part of the Body? (È il cervello la parte più sexy del corpo?) (2007). Un documentario di circa 15 minuti in cui l'artista è seduto di fronte allo scienziato naturalista ecologista Edward O. Wilson impegnato, sotto la luce di due lampade, in un interrogatorio sul senso della bellezza, dell'etica, della sessualità e della vita. Questo video è in stretta relazione con i 6 piccoli disegni e realizzati a matita.
Sempre in questa stanza l'installazione Einstein, Gertrude Stein, Wittgenstein e Frankenstein (2007) rappresenta quattro coralli immersi in vasi di vetro pieni di acqua, che l’artista associa ai cervelli dei quattro personaggi emblematici della nostra storia recente e, giocando con la parola tedesca stein (pietra) presente nei loro cognomi, li trasforma in organismi non minerali ma viventi.
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Nell'ultimo video dal titolo De Koning van het plagiaat (Il re del plagio) l’attore Dirk Roofthooft mette in scena un drammatico e coinvolgente monologo scritto e diretto da Jan Fabre nel 2005. L'incessante ricerca e sperimentazione artistica di Fabre anche in campo teatrale è sempre tesa ad oltrepassare qualsiasi barriera espressiva.
Alle ore 16 si terrà presso RAM radioartemobile una tavola rotonda che avrà come partecipanti: Achille Bonito Oliva, Jan Fabre, Maria Grazia Giannichedda, Stefano Mancuso, Franco Nucci, modera Cecilia Casorati.
Questo incontro sarà trasmesso in diretta da RAM LIVE, la radio web dedicata all'arte contemporanea in streaming 24 ore http://live.radioartemobile.it/