Jasci and Friends

Informazioni Evento

Luogo
PARCO E CASA STUDIO DI ALESSANDRO JASCI
via Unità d'Italia 23 66030 , Frisa, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
31/07/2022

ore 16

Artisti
Alessandro Jasci
Generi
arte contemporanea, collettiva

Alessandro Jasci e 35 artisti e fotografi in una grande mostra in Abruzzo.

Comunicato stampa

A Frisa (Lanciano, Abruzzo) apre una grande di mostra Arte contemporanea dedicata ad Alessandro Jasci e a 35 artisti contemporanei dal titolo ‘Jasci and Friends’ alla Casa-studio-parco delle sculture in via Unità d'Italia 23, 66030 Frisa.

La mostra sarà aperta dal 31 Luglio al 21 agosto 2022.

All’inaugurazione, il 31 luglio (ore 16 – 21) interverranno numerosi artisti e fotografi le cui opere sono esposte in mostra.

L’esposizione, ideata e voluta dall’artista abruzzese Alessandro Jasci che ha lavorato per anni tra Milano e Roma, presenta un’ampia rassegna di una quarantina di artisti con disegni, olii, installazioni, fotografie e altre tecniche elaborati una regìa penetrante e originale che sa cogliere la complessità, la contraddizione e la provocazione che caratterizzano l’arte contemporanea.

In questa straordinaria occasione, Alessandro Jasci apre al pubblico di collezionisti, appassionati e studiosi la sua Casa-studio-esposizione che raccoglie centinaia di opere e libri d’arte, attorniata da un vasto parco delle sculture.

Cuore dell’evento è la mostra storica Milano Capitale dell'arte in Europa con presentazione e incontro con il pubblico del critico Luca M. Venturi, grande comunicatore internazionale dell’arte di quel periodo, che presenta una selezione di opere del periodo degli anni 1970 dei protagonisti di quella stagione: Alessandro Jasci, con un omaggio a Luciano Fabro, Fernando Tonello - Antonio Trotta - Hidetoshi Nagasawa - Mario Nigro - Antonio M. Faggiano - Roberto Comini - Adriano Altamira - Remo Salvadori e Vincenzo Agnetti.

Inoltre, ‘Jasci and Friends’ presenta una monumentale esposizione delle opere degli amici artisti, scultori, architetti, scrittori e fotografi: Enzo De Leonibus - Antonio di Campli - Emanuela Barbi - Vito Bucciarelli - Franco Fiorillo - Lucilla Candeloro - Angelo Colangelo - Alessandro Gabini - Carlo Stella - Antonio di Tommaso - Gino Sabatini Odoardi – Arcari & Cimini - Lorenza Boisi - Claudio Abate - Stefania Fois - Michele Peri - Mandra Cerrone - Andrea Panarelli - Carlo Cecchi - Mario Geniola - Stefano Odoardi - Vito Sforza - Raffaele Iommi - Marco Pace - Domenico D'Angelo - Maicol e Mirco - Grazia Cicchinè - Gino Di Paolo.

La sorprendente ideazione artistica di Alessandro Jasci afferma e testimonia la libertà del pensiero e di vivere avventure, sentimenti e suggestioni, scoprendo temi e dettagli sempre nuovi, tra le quinte severe e sagaci di un’arte intensa che percorre una lunga storia d’abilità, di cultura e d’intelligenza. Jasci, artista di sicura efficacia, in prima linea nel periodo più fecondo dell’arte D’avanguardia italiana sa trasmettere, con emozione e acume, un profondo sentimento per l’universo e per l’umanità, a dispetto del mondo moderno.

Scheda della mostra

Mostra: JASCI & FRIENDS: Alessandro Jasci e 35 artisti contemporanei

Sede: Parco delle sculture e casa -studio di Alessandro Jasci, via Unità d'Italia 23 66030 FRISA, Abruzzo

Dal 31 Luglio al 21 agosto

Vernissage: 31 luglio ore 16 - 21

Inaugurazione della mostra. Incontro con il pubblico.

Degustazione vini con porchetta abruzzese.

PER ALTRE INFORMAZIONI: Alessandro Jasci [email protected] 320 620 6390

Biografia di Alessandro Jasci

Alessandro Jasci, un protagonista dell’arte d’avanguardia sin dagli anni 1970, ha sempre preferito lavorare vivendo in prima persona il clima culturale italiano senza effimeri protagonismi, ma stimolando la crescita culturale e come attento ed indispensabile testimone del mondo dell’arte. Con la sua esuberante personalità, ha saputo coagulare intorno a sé i migliori artisti contemporanei. Per 40 anni ha continuato ad esplorare i temi dello “Spirito del tempo” portando avanti, molte volte in anticipo, un lavoro con la problematica internazionalista, critica, immaginaria, poetica.

Alessandro Jasci vive e lavora tra Roma e Frisa dove è nato il 6 novembre 1946. Studia all’Istituto d’arte di Lanciano e nel 1963 si trasferisce a Firenze all’Accademia di Belle Arti, dove si laurea in Scultura nel 1967.

Alla Biennale di Venezia, la grande scoperta della Pop-Art in un ambiente artistico sempre più stimolante. In questa nuova ottica, Jasci s’interessa agli Happening e inizia a visitare le gallerie L’Attico e La Tartaruga, a Roma.

In questi anni effervescenti e di cambiamento, Jasci percepisce come il personaggio dell’artista sia parte integrante dell’opera e inizia la sua “Biografia come arte”: “L’arte si nutre della vita e non esiste di meglio che la vita dell’artista”. Realizza una serie di opere viventi di artisti storici che venivano fatti sfilare, su carri, il martedì di Pasqua. Ispirandosi alla “Madonna dell’uovo” di Piero Della Francesca, realizza la prima versione de “L’uovo ha fatto me” (1970) che poi presenterà alla mostra “Situation Concepts” (1971) a Innsbruck e Vienna (Austria).

Nella sua prima personale alla galleria LP220 di Torino del 1970, presenta “Sogni”, dove quattro personaggi dormivano avvolti da lenzuoli bianchi e sul muro i cartelli con la descrizione dei sogni da fare.

Dopo l’Accademia, Jasci viaggia per l’Europa e vive a Düsseldorf, a Roma e nella primavera del 1969 si trasferisce a Milano. È presente nelle gallerie più giovani e propositive come Toselli, Diagramma e Lambert, e frequenta gli artisti più interessanti di Milano. Espone “Confine” da Lambert e “Paesaggio senza colore” da Toselli in una collettiva con opere di Fabro, De Dominicis, Pistoletto, Tonello, Nagasawa, Trotta, Marzot, e altri.

In questo periodo, apre la galleria di Maddalena Carioni, un vivace centro propositivo e d’incontri del mondo dell’arte con Jasci e Tonello come artisti di riferimento. Jasci presenta una serie di sogni su tela e su marmo e “Lettura”, “Ritratto di marmo”, “Trasfigurazione”. In quell’occasione, Luciano Fabro ebbe a dire: “noi artisti ti dobbiamo ringraziare perché hai riportato la fantasia nell’arte”.

Nel 1971 Jasci partecipa alla Biennale di Bolzano e presenta “Angelo Artista” una performance-lettura dove leggeva una biografia, sostituendo il suo nome al El Greco.

Nel 1975 Jasci si trasferisce a Roma e ha inizio un lavoro che chiama Museo Componibile.

Nel 1979 pubblica la rivista d’arte, NEW ART, dove gli artisti più propositivi erano invitati ad impaginare in proprio le loro opere. Nel 1988 organizza “Italiana Nuova” dove presenta l’arte italiana dopo la Transavanguardia e nel 1989 teorizza il movimento Artmedia perché: “Con la fine del nostro secolo e con lo svuotarsi del fenomeno post-modern, entriamo nell’era dell’arte post-storica cioè nell’era degli “avvenimenti”

Dopo la partecipazione ad Arco 92 a Madrid, nel 2011 viene invitato a partecipare alla Biennale di Venezia per il Padiglione Italia (Regione Abruzzo). Nel 2010 scrive due articoli ‘seminali’ per Flash Art “Milano ‘70 - Un’occasione mancata” e nel 2012 “Milano Capitale dell’arte in Europa 1969-1973”.

Nel 2020 viene nominato Accademico d'Onore, dall'Accademia delle arti del Disegno la più antica Accademia del mondo.

Nel 2018-19 lavora a " Sogni nel Palazzo del Piacere" a Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno e al grande progetto: “Secret installations of A.J. in different places around the world” dove inserisce le sue opere in ambienti ecologici creati ad hoc con carta da parati e linoleum stampati con immagini naturalistiche che destano stupore e meraviglia nello spettatore.

Durante la pandemia, Jasci ha realizzato opere ove immagini sagomate di lamiera e la carta geografica del mondo dipinta sul muro sono in continuo mutamento, metafora di un mondo in perenne mutamento.

Nel 2022 ha realizzato una serie di opere dal titolo "L'ombra del pittore ha solo macerie da dipingere" che gli hanno valso un invito dalle Nazione Unite come Ambasciatore di Buona volontà.