Jasmine Guffond – Traced
Xing presenta a Raum Traced, il solo di live electronics della sound artist australiana Jasmine Guffond, che inaugura la serie di appuntamenti sonori a cadenza mensile curati da εὖ eû (eu eu), un progetto outdoor di Euphorbia, che dopo tre stagioni di concerti in una casa bolognese, si ramifica su nuovi territori.
Comunicato stampa
Venerdi 20 ottobre alle 22.00 Xing presenta a Raum Traced, il solo di live electronics della sound artist australiana Jasmine Guffond, che inaugura la serie di appuntamenti sonori a cadenza mensile curati da εὖ eû (eu eu), un progetto outdoor di Euphorbia, che dopo tre stagioni di concerti in una casa bolognese, si ramifica su nuovi territori.
Traced, seconda opera dell’artista uscita per la label berlinese Sonic Pieces, è uno studio immersivo sulle moderne tecnologie digitali di sorveglianza e sul modo in cui influiscono e confluiscono nella nostra percezione cosciente. La grammatica di algoritmi generata dalle reti di monitoraggio dati e dai sistemi di riconoscimento facciale viene tradotta e convertita in frammenti audibili, disegnando ritratti sonori in grado di catturare ciò che la sensibilità umana normalmente elude. Composizioni permeate da una costante tensione sospesa, sommerse tra dati periferici e codifiche ubique, nelle quali l'artista riesce a catturare e restituire una cullante irrequietezza, sviando la concentrazione e la percezione dell'ascolto. Jamine Guffond è abile manipolatrice di tali confini auditivi, occultati da infiltrazioni di virali presenze umane o artificiali, rendendo così l'esperienza sensoriale complessa e stratificata: da rilevare, localizzare e decifrare.
Jasmine Guffond è compositrice tra elettronica e sound art. La sua pratica spazia tra performance live, registrazioni e installazioni site specific. Ha completato i suoi studi ottenendo un master in arts program alla Università d'Arte di Berlino nel 2015 e ricevendo l'anno successivo il 'working grant for new music and sound art’ dal Berlin Senate. Ha suonato in vari festival internazionali di musica e arti elettroniche, e pubblicato per label come Staubgold, Monika Enterprise e Sonic Pieces.
www.jasmineguffond.com
εὖ eû, una ramificazione inversa dell’esperienza di Euphorbia, quella costellazione di organismi - droni elettronici, rumore bianco, strane melodie, frequenze basse - che una casa bolognese ha ospitato per tre stagioni di concerti dal 2014. Pur mantenendo la stessa radice, si libera da uno spazio fisico, intendendo scavalcare alcuni orizzonti sonori, cercando di contestualizzare l’ascolto in un’esperienza più ambientale che puramente fisica. εὖ eû è formato da Matteo Nobile, Marco Furlani e Natália Trejbalová.
Col supporto di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Cheap On Board, Edizioni Zero.