Jasmine Pignatelli – Dimensionless
La serie di sculture modulari Dimensionless, rappresenta il completamento di una riflessione più ampia su spazio/direzione/dimensione già avviata da Jasmine Pignatelli con la precedente serie di opere del 2015, Directionless.
Comunicato stampa
La serie di sculture modulari DIMENSIONLESS, rappresenta il completamento di una riflessione più ampia su spazio/direzione/dimensione già avviata da Jasmine Pignatelli con la precedente serie di opere del 2015, Directionless. Il modulo/vettore costituisce in tutte e due le serie, l’elemento/segno attivatore di dinamiche che interrogano lo spazio con modalità del tutto differenti: là dove (in Directionless) le tensioni generate dall’opera coinvolgevano lo spazio direzionale e le segnalazioni vettoriali dei moduli davano vita a possibili traiettorie senza fornire alcuna direzione privilegiata, qui, (in Dimensionless), i moduli/vettori articolano conflitti di forze, vibrazioni percettive e nuove dinamiche relazionali delle forme nello spazio dimensionale, spingendo lo spettatore a un’interrelazione dialettica con l’esperienza della dimensione come assenza di sistemi di riferimento e come possibilità percettiva per lui di, liberamente, ricreare un proprio rapporto di scala con le forme dentro lo spazio-luogo-ambiente.
La geometria volumetrica dello spazio risulta così da un lato interessata dal fenomeno, rimodulata e alterata, ma al tempo stesso, non è rilevabile in essa nessuna possibile certezza spaziale dentro la modificazione in atto, se non la consapevolezza di una trasformazione permanente che genera tensioni positive, che è dunque necessaria ma non è calcolabile a priori.
Francesco Castellani
Jasmine Pignatelli
Nata in Canada nel 1968, vive tra Bari e Roma. È impegnata in un personale e convinto percorso artistico nella scultura con una vocazione particolare alla ceramica. Dopo il liceo artistico a Bari e la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, si avvicina all’arte contemporanea con un approccio storico-critico collaborando per diversi anni con numerose gallerie d’arte e riviste del settore. Al lavoro di artista affianca quello di art player come promotrice di eventi e mostre.
Ha all’attivo diverse mostre collettive e personali non ultima la partecipazione alla mostra “La Scultura Ceramica Contemporanea in Italia” presso la GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e alla collettiva “SiO2 Modalità Ceramica” presso la Sinopia Galleria Roma. In Puglia ha recentemente concluso la Residenza d’Artista “Made in loco”, un progetto del Segretariato Regionale MiBACT per la Puglia e che ha portato alla realizzazione di una grande installazione site-specific dal titolo “Locating Laterza | segnali d’Arte”. A Bari il 2015 si conclude con la mostra personale Directionless a cura di Marilena Di Tursi, negli spazi di Misia Arte e Cellule Creative.
Salto_nel_buio
È la condizione che l’individuo si trova ad affrontare oggigiorno, è la sensazione che ci dà la situazione mondiale di una totale incertezza nel futuro, si procede per tentativi e si fanno piccoli passi, eppure i più temerari si buttano senza avere una previsione possibile di ciò che possa essere la reazione esterna, che il più delle volte è sorprendente sia dal punto di vista positivo che negativo. Le tendenze sono infinite, le mode cambiano velocemente, le persone si stancano facilmente, c’è un bisogno esagerato di cambiamenti, di rinnovamento, questo è il mondo fluido in cui ci troviamo in continuo mutamento e la sua velocità è in accelerazione.
Da questo concetto muove il nuovo ciclo di Spazio Menexa che vuole indagare sul coraggio di mostrare il divenire di un mondo in mutamento, e gli sviluppi che i suoi effetti hanno nell’intimo delle persone. Infatti il buio, che non vuol dire sia mancanza di luce, fa parte di ognuno di noi ed è un fattore fondante che ci caratterizza. Tutti hanno un proprio buio che essendo una delle sfaccettature del carattere a volte emerge ma sovente rimane nascosto.
Accostandosi a Ventinovegiorni, Salto_nel_buio si colloca nella parte buia del cielo, quando la luna lascia spazio alla luce delle stelle e l’oscurità del cielo lascia libera l’immaginazione di vagare ed indagare gli spazi più nascosti e misteriosi dell’Io, perché l’apparire o il non apparire spesso cela la verità di noi stessi. Il coraggio di buttarsi nell’ignoto è tutto ciò che contraddistingue gli animi più arditi e risoluti, che si pongono come esploratori di nuovi orizzonti, e che spesso nei periodi di crisi, come quello che stiamo vivendo, emergono a testimonianza di nuove opportunità. Gli artisti che interverranno nel ciclo andranno ad esplorare ed a svelare tutte le strade che il coraggio di osare ci potrà concedere oppure le limitazioni che ci imporrà.