Javier Garcerá – Exhale-Inhale
Garcerá esplora da sempre la più intima natura dell’uomo e il suo rapporto con il mondo esterno, sviluppando fino all’estremo una riflessione di matrice romantica. Protagonista indiscusso della sua indagine creativa è il paesaggio: la sua opera si concentra sull’ambivalenza del rapporto uomo- natura, «l’uomo è parte della realtà naturale – spiega – ma al contempo resta esterno ad essa».
Comunicato stampa
Exhale-Inhale
Personale di Javier Garcerá
Javier Garcerá (Puerto de Sagunto, 1967) dal 1993 ha realizzato mostre personali in Italia, Spagna e Portogallo e collettive in tutto il mondo; è segnalato tra i “dieci artisti imperdibili” di ARCO 2013 - fiera internazionale di arte contemporanea di Madrid - , accanto, tra gli altri, a Marina Abramovic, Cristina Iglesias e Nüria Guéll.
Garcerá esplora da sempre la più intima natura dell’uomo e il suo rapporto con il mondo esterno, sviluppando fino all'estremo una riflessione di matrice romantica. Protagonista indiscusso della sua indagine creativa è il paesaggio: la sua opera si concentra sull'ambivalenza del rapporto uomo- natura, «l’uomo è parte della realtà naturale - spiega - ma al contempo resta esterno ad essa».
Negli ultimi anni il suo modo di raccontare il paesaggio è mutato: dalla rappresentazione pittorica tradizionale è passato ad una presentazione tridimensionale che coinvolge fisicamente lo spazio attorno alla tela. Un processo di smaterializzazione della visione che però non lo ha mai portato ad abbandonare la pittura: le tele di Garcerá si espandono nello spazio attraverso il colore e la grande dimensione che le caratterizza.
Nella personale pensata per il Centro d'Arte Piana dei Colli Villa Alliata Cardillo, a cura di Giulia Ingarao e María Jesús Martínez Silvente, è in mostra l'ultima produzione di Garcerá e un lavoro inedito realizzato per questa esposizione.
La mostra è accompagnata da un'installazione audio che guida il visitatore fino all'ultima sala del percorso espositivo dove un paesaggio in bianco e nero si espande nello spazio attraverso il ritmo cadenzato dal respiro dell'artista. La visione ravvicinata dell'universo vegetale che l'artista propone in questo panorama, illustra l'anima della sua ricerca: la coesistenza indistinta di micro e macro mondo. L’installazione invita ad abitare lo spazio occupato dall'enorme tela e dal suono che diventa sempre più intenso e ipnotico. L'idea dell'artista è proprio quella di coinvolgere il fruitore nel suo ritmo vitale: inspirare ed espirare (exhale - inhale), non è altro che una pratica di concentrazione psico-fisica che permette di creare una sintonia tra mondo interiore ed esteriore.
Tra le opere in mostra il dittico della serie Si el ojo nunca duerme: tele di seta rossa abitate da una cromia mutevole. Anche qui il visitatore è direttamente coinvolto perché al mutare della sua posizione, del suo punto vista, muta la visione dell'opera, regolata contestualmente dall'esposizione luminosa e dal punto d'osservazione. La seta genera uno straordinario gioco cromatico e trasforma, ad ogni sguardo, l’opera in un nuovo paesaggio visivo. In un'epoca di percettività passiva e di velocità di fruizione, l'artista richiede, per una corretta lettura delle sue opere, il tempo e la partecipazione dello spettatore.
Nelle opere esposte a Palermo, il complesso contenuto della ricerca pittorica di Javier Garcerá è sostenuto da una riconosciuta sapienza tecnica e dall'armonia compositiva che caratterizza tutta la sua ultima produzione.
JAVIER GARCERÁ (Puerto de Sagunto, 1967)
www.javiergarcera.com
Dottore di Ricerca in Belle Arti presso l'Universidad Complutense de Madrid. Dopo aver completato i suoi studi all'Universidad Politécnica de Valencia ha arricchito la sua formazione in diverse città europee grazie a facoltose borse di studio concesse dalle seguenti istituzioni: Ministero della Cultura (Borsa di Formazione per specialisti in arte), Ministero degli Affari Esteri (Borsa di perfezionamento), l'Accademia Spagnola a Roma, il Collegio di Spagna a Parigi, la Casa di Velázquez a Madrid, la Deputazione di Valencia (Borsa Alfons Roig) e la Fondazione Pilar e Joan Miró.
Ha realizzato numerose mostre personali e collettive in Spagna e all'estero (Francia, Italia, Germania, Svezia, Marocco, Brasile, Stati Uniti, Argentina, Giappone, etc.), e ha ottenuto diversi premi di pittura come: la Prima Medaglia all'Exposición Internacional de Valdepeñas, il Premio del Senato di Pittura, il Premio Bancaixa, il Premio Senyera, il Premio Josep Segrelles e varie menzioni d'onore: XVII Biennale di Ciudad de Zamora, Generaciones 2003 e Premio ABC de Pintura.
Le sue opere sono presenti in molte collezioni pubbliche e private, tra queste: il Museo d'Arte Contemporanea Unión Fenosa (La Coruña), il Museo Paolo Pini (Milano), il Museo de Arte Contemporáneo de Villafamés, il Senato (Madrid), la Fundación Sorigué (Lleida), l'Universidad Nacional de Educación a Distancia (Madrid), la Caja Madrid, il Ministero degli Affari Esteri (Madrid), il Ministero della Cultura (Madrid), il Comune di Valencia, etc.