Jimmie Durham
Kappanoun omaggia l’artista recentemente insignito del Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia presentando al pubblico bolognese una selezione di opere provenienti da collezioni private italiane.
Comunicato stampa
Jimmie Durham inizia a lavorare con le pietre in Giappone, nel carcere di Yokohama, quando come detenuto è chiamato a spaccar massi per scontare la sua pena.
Quel momento, oggi mitico per il racconto di uno dei protagonisti dell’arte del nostro tempo, segna l’avvio di un sodalizio fra la pietra – madre degli strumenti umani – e l’artista. Nel tentativo di costruire un’altra storia del pensiero, più libera e poetica di quella raccontata dalla storia della civiltà, Durham usa le pietre per liberare energie espressive e suggerire insolite narrazioni.
Kappanoun omaggia l’artista recentemente insignito del Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia presentando al pubblico bolognese una selezione di opere provenienti da collezioni private italiane. In particolare la mostra pone l’accento sul vitalismo primigenio che nutre la pratica dell’artista e lo spinge ad usare la materia come puro atto.
L’esposizione è accompagnata da una pubblicazione con un testo di Denis Isaia.
Kappanoun è una libera iniziativa di Marco Ghigi.
Mostra personale promossa da Kappanoun
Ingresso: gratuito