Jimmie Durham – Underground and cloud connections
Per lo spazio trasteverino di Edicola Notte, Jimmie Durham ha realizzato un’opera che riflette le forme paesaggistiche del territorio romano. Attraverso l’utilizzo di elementi tubolari, materiali industriali e gli scarti di pelle di serpente, l’artista riproduce le metamorfosi possibili di una visione paesaggistica nata durante una passeggiata sull’appia antica.
Comunicato stampa
Lunedì 7 maggio, Edicola Notte inaugura l'opera del noto artista contemporaneo
Jimmie Durham dal titolo "Underground and cloud connections".
Artista, saggista, intellettuale e, non ultimo, cittadino del mondo d'origine
Cherokee (USA 1940), Durham è l'indiscusso protagonista dell'arte
postcolonialista occidentale.
Complice la cultura, le sue opere sono lavori che narrano gli aspetti della
società occidentale, decantandone con sarcasmo le contraddizioni interne e le
degenerazioni culturali. Il recupero di materiali e la monumentalità delle
installazioni sono la metafora delle colonne portanti della nostra società,
spogliate però della loro funzione di stabilità e permanenza.
Per lo spazio trasteverino di Edicola Notte, Jimmie Durham ha realizzato un'opera che riflette le forme paesaggistiche del territorio romano. Attraverso l'utilizzo di elementi tubolari, materiali industriali e gli scarti di pelle di serpente, l'artista riproduce le metamorfosi possibili di una visione paesaggistica nata durante una passeggiata sull'appia antica.
Non aggiungiamo altro perché le opere di Jimmie Durham sono come delle "mine
intellettuali", che colpiscono l'osservatore introducendolo nella riflessione
di matrice sarcastica sugli aspetti della società occidentale.
Perciò, spetterà al pubblico trovarsi faccia a faccia con l'opera di Jimmie
Durham in uno spazio (Edicola Notte) che l'artista ha definito "un continuo
dono alla città di Roma", dove chi crea arte può lavorare senza alcuna
aspettativa commerciale o di giudizio critico. E' una partita che si gioca
direttamente con la strada, con il pubblico.