Jo-Anne McArthur – We Animals / Noi Animali
Da più di dieci anni la fotoreporter canadese Jo-Anne McArthur immortala nei suoi scatti la situazione in cui versano gli animali non umani nei diversi paesi del mondo, allo scopo di ridefinire i confini che abbiamo eretto tra noi e loro e di abbattere le barriere che ci consentono di trattarli come oggetti, e non come esseri la cui vita ha un significato morale.
Comunicato stampa
Da più di dieci anni la fotoreporter canadese Jo-Anne McArthur immortala nei suoi scatti la situazione in cui versano gli animali non umani nei diversi paesi del mondo, allo scopo di ridefinire i confini che abbiamo eretto tra noi e loro e di abbattere le barriere che ci consentono di trattarli come oggetti, e non come esseri la cui vita ha un significato morale.
La mostra, realizzata dal festival Torino Spiritualità in collaborazione con la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e curata da Armando Buonaiuto e Valentina Sonzogni, presenta quaranta fotografie selezionate tra le migliaia di immagini che costituiscono il progetto We Animals, un archivio di ritratti di animali in allevamenti, laboratori, circhi, acquari, mercati, insieme a quelli di animali ospiti in santuari e immortalati nei loro habitat naturali.
«Nel corso del mio lavoro di fotoreporter ho incontrato centinaia di migliaia di animali – spiega Jo-Anne McArthur – Ho incontrato animali che hanno patito sofferenze inimmaginabili e altri abbastanza fortunati da avere amici umani che si prendessero cura di loro. Sono stata nel cuore di stabilimenti di allevamento intensivo e di laboratori di sperimentazione medica, costruiti per spremere tanto più profitto quanto meno spesa possibile - di sforzo, dolcezza o denaro - dagli animali le cui vite vi iniziano e finiscono. Ma ho anche trovato persone e organizzazioni che offrono dedizione, affetto e risorse per nutrire e guarire quelli che erano stati abbandonati ed erano ormai allo stremo. Ho visto totale indifferenza e straziante compassione, ignoranza inconsapevole e tortura deliberata. Mi sono ritrovata in un mondo di sbarre, lezzo e disperazione; ma anche di vasti spazi e terra, di aria fresca e speranza. “We Animals” è il mio tentativo di rendere onore a quegli straordinari individui, umani e non, che ho incontrato durante il cammino».
Il lavoro fotografico di Jo-Anne McArthur si inserisce nel programma della 12. edizione di Torino Spiritualità (28 settembre – 2 ottobre), dedicata a esplorare il rapporto tra noi e gli animali. Spiegano a questo proposito i curatori della mostra Armando Buonaiuto e Valentina Sonzogni: «Nella narrazione biblica della Creazione è scritto che gli animali ci hanno preceduti. Alcuni per la durata di un giorno, altri solo per poche ore, hanno osservato un mondo che noi non abbiamo potuto vedere. Le loro pupille, invece, ne conservano traccia, ed è per questo che fissare l’occhio nell’occhio “antico” di un animale ci provoca una vertigine: essi erano lì alla vigilia del nostro nascere, ci hanno visti apparire e ora, forse, giudicano la nostra venuta su questa terra. Similmente, molte delle foto di Jo-Anne McArhur sono istantanee di sguardi non umani rivolti alla camera: occhi spaventati, smarriti, rassegnati, frustrati, angosciati, fiduciosi... Ciascuna sua immagine è una provocazione al modo in cui abitiamo e possediamo il mondo che dagli animali abbiamo ereditato».
Il saggio fotografico del progetto We Animals è pubblicato in Italia da Safarà Editore (Noi animali, 2015).