Joan Gardy Artigas – I Colori del Fuoco
La mostra propone un’accurata selezione di opere recenti: ceramiche principalmente, ma anche disegni, dipinti e sculture per offrire un’eccezionale possibilità di approfondire le tematiche che costituiscono l’inconfondibile e singolare “universo” di Artigas, artista catalano di fama internazionale, le cui opere prodotte, fuori da ogni canone estetico, non hanno mai preteso d’essere belle, né graziose, ma tecnicamente non hanno mai fatto alcuna concessione al facile avendo un’energia primitiva ed una forte presenza.
Comunicato stampa
Il 23 febbraio 2012 alle ore 16,30 a Frosinone nei rinnovati spazi della Camera di Commercio si apre al pubblico la mostra di Joan Gardy Artigas I Colori del Fuoco, a cura di Luigi Fiorletta, che ha firmato anche i progetti delle quattro grandi esposizioni dedicate in Italia a Miró, quella di Catanzaro nel 2000, di Alatri nel 2001, di Salerno nel 2002, di Como nel 2004, e Loredana Rea, storico e critico d’arte. L’esposizione, promossa dalla Camera di Commercio, da INNOVA Azienda Speciale di Frosinone e dalla NEWART2000 eventi & comunicazione, realizzata in stretta collaborazione con la Fondazione Tallers Josep Llorens Artigas di Gallifa - Barcellona, con il patrocinio e contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – AFAM, della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, propone un’accurata selezione di opere recenti: ceramiche principalmente, ma anche disegni, dipinti e sculture per offrire un’eccezionale possibilità di approfondire le tematiche che costituiscono l’inconfondibile e singolare “universo” di Artigas, artista catalano di fama internazionale, le cui opere prodotte, fuori da ogni canone estetico, non hanno mai preteso d’essere belle, né graziose, ma tecnicamente non hanno mai fatto alcuna concessione al facile avendo un’energia primitiva ed una forte presenza.
Se l’intento è quello di conoscere la complessità di un percorso di ricerca, capace di dare un po’ di gioia all’opacità di una stagione difficile e di risvegliare la forza dei desideri e dell’immaginazione,
l’obiettivo è più ambizioso, a partire dall’opera di un artista che gode ormai da decenni di una enorme successo, tanto da essere considerato unanimemente uno dei maggiori ceramisti dell’arte del ventesimo secolo, è quello di proporsi come luogo di incontro, di riflessione e di scambio sulle problematiche dell’arte contemporanea.
Joan Gardy Artigas, nato a Parigi 1938, è l'incarnazione vivente del movimento dell’arte modernista. Figlio di Josep Llorens Artigas, ceramista preferito di Miró e Picasso, Artigas è cresciuto circondato dall'arte e dagli artisti che hanno rivoluzionato l’arte del secolo scorso. Assistente di Miró da adolescente, lasciò la Spagna molti anni dopo, sia per sfuggire al regime oppressivo di Franco sia per cercare di stabilire una sua identità artistica. Dopo un periodo trascorso come studente presso l'Ecole des Beaux Arts di Parigi, stringe una forte amicizia con lo scultore Alberto Giacometti e, aprendo un atelier di ceramica a Parigi, ha lavorato con Georges Braques e Marc Chagall. Quando suo padre divenne troppo debole per lavorare, Joan Miró lo richiamò in Spagna per una ventennale collaborazione, rotta solo dal declino della salute di Miró nel 1981. Ma al di là dell’importante collaborazione con il grande maestro, Artigas ha saputo ritagliarsi uno spazio importante esponendo nei più importanti musei del mondo e realizzando opere monumentali collocate in molti paesi d’Europa, negli USA e in Giappone.