João Freitas – To be titled
L’esposizione propone le ultime produzioni dell’artista che vive e lavora a Bruxelles realizzate con tecniche e materiali poveri sui quali conduce una ricerca sul limite fra la realtà fisica e spirituale.
Comunicato stampa
La Galleria FuoriCampo è lieta di presentare venerdì 1 maggio la mostra “To be titled” la prima personale di João Freitas (Coimbra, 1989) in Italia. L'esposizione propone le ultime produzioni dell'artista che vive e lavora a Bruxelles realizzate con tecniche e materiali poveri sui quali conduce una ricerca sul limite fra la realtà fisica e spirituale. Curiosità, pratica ed esperienza, quasi un esercizio di meditazione, un'ascesi che conduce però alla corporalità della fattura e alla realtà effettuale dell'elemento, alla composta scomposizione dei costituenti, dalla piega al brandello, dallo strappo all'assemblaggio, dalla figura all'immagine.
Un'analisi che non contempla dove si conduce, e agita se stessa sulle potenzialità ed i confini del materiale. Una cieca e ostinata disciplina quotidiana che esalta la versatilità della carta come luogo d'origine e di approdo, come argomento sviscerato e mai esaurito.
Il fatto, l'oggetto, diventa mutamento e trasfigurazione, tensione obbligata al non se('); il suo completamento in opera d'arte è la decisione di un termine - limite, luogo e verbo - che appaga.
Oltre alle opere realizzate appositamente per la mostra di Siena, frutto di una residenza condotta nella città lo scorso autunno e nei quali è possibile rinvenire alcuni tòpoi della cultura figurativa senese, saranno esposti i lavori che sintetizzano la metodologia propria e la tensione espressiva dell'artista.
La Galleria FuoriCampo è lieta di presentare venerdì 1 maggio la mostra “To be titled” la prima personale di João Freitas (Coimbra, 1989) in Italia. L'esposizione propone le ultime produzioni dell'artista che vive e lavora a Bruxelles realizzate con tecniche e materiali poveri sui quali conduce una ricerca sul limite fra la realtà fisica e spirituale. Curiosità, pratica ed esperienza, quasi un esercizio di meditazione, un'ascesi che conduce però alla corporalità della fattura e alla realtà effettuale dell'elemento, alla composta scomposizione dei costituenti, dalla piega al brandello, dallo strappo all'assemblaggio, dalla figura all'immagine.
Un'analisi che non contempla dove si conduce, e agita se stessa sulle potenzialità ed i confini del materiale. Una cieca e ostinata disciplina quotidiana che esalta la versatilità della carta come luogo d'origine e di approdo, come argomento sviscerato e mai esaurito.
Il fatto, l'oggetto, diventa mutamento e trasfigurazione, tensione obbligata al non se('); il suo completamento in opera d'arte è la decisione di un termine - limite, luogo e verbo - che appaga.
Oltre alle opere realizzate appositamente per la mostra di Siena, frutto di una residenza condotta nella città lo scorso autunno e nei quali è possibile rinvenire alcuni tòpoi della cultura figurativa senese, saranno esposti i lavori che sintetizzano la metodologia propria e la tensione espressiva dell'artista.
La mostra resterà visibile in galleria FuoriCampo, Via Salicotto 1-3 a Siena, fino al 25 giugno.
João Freitas è nato a Coimbra nel 1989. Attualmente vive e lavora a Bruxelles.
Nel 2014 si è laureato presso l'Ecole Nationale Supérieure des Arts Visuels La Cambre, Bruxelles; ha partecipato a mostre collettive in centri d'arte indipendenti e istituzioni, tra cui al Musée d'Ixelles, Bruxelles o ISELP (Institut Supérieur pour l'Etude du Langage Plastique ), Bruxelles. Ha esposto anche il suo lavoro in Trade Mart, Bruxelles; Media One Hotel, Dubai; e Arte Contemporanea, Bruxelles. Nel 2014 è stato selezionato per un programma di residenza a Fondation du Carrefour des Arts, Bruxelles.
TO BE TITLED
João Freitas
opening 1 May 19.00 pm
2 May – 25 June 2015
The FuoriCampo Gallery is pleased to present a new exhibition on Friday 1 May. “To Be Titled” is the first solo show by João Freitas (Coimbra, 1989) in Italy. The exhibition will show the latest works by the artist, who lives and works in Brussels. The works are made using simple techniques and found materials, which the artist explores in a way that combines the physical world and the spiritual dimension. There is curiosity, expertise and experience, akin to an exercise in meditation. However, the sense of spiritual detachment always leads to the embodiedness of workmanship itself, and to the actual reality of the element, and the composed decomposition of the constituent parts, from a fold to a torn shred, from a rent to the act of putting things together, and from figure to image.
This analysis does not contemplate where the work leads, and it occupies an uneasy position with reference to the potential and the boundaries of the material. A blind, obstinate daily discipline that highlights the versatility of paper as a place of origin and of arrival, as a subject that is profoundly investigated, but never completely exhausted.
A datum, the object, becomes change and transfiguration, tension that is bound up with the non-self; its completion in the form of a finished work of art marks the decision of an ultimate state – as limit, place and term – that is fulfilling.
As well as the works created especially for the Siena show, the products of a residence in the city in autumn last year, and in which it is possible to identify a number of tòpoi of Sienese figurative culture, works will also be displayed that sum up the artist's own particular methodology and expressive tension.
The show will remain on view to the public at the FuoriCampo Gallery in Siena until June 25.
João Freitas was born in Coimbra in 1989. He currently lives and works in Brussels.
In 2014 he graduated at the Ecole Nationale Supérieure des Arts Visuels La Cambre, Brussels and he has participated in group exhibitions in independent art centers and institutions including shows at Musée d'Ixelles, Brussels or ISELP (Institut Supérieur pour l’Etude du Langage Plastique), Brussels. He also showed his work in Trade Mart, Brussels, Media One Hotel, Dubai and Artecontemporanea, Brussels. In 2014 he was selected for a residency program at Fondation du Carrefour des Arts, Brussels.