Joaquin Morodo – V.I.T.R.I.O.L.

Informazioni Evento

Luogo
HUB/ART EXHIBITION
Via Privata Passo Pordoi, 7 - 20139 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni 9.00 – 12.30 | 14.00 -18.00 | sabato su appuntamento | domenica chiuso
4 maggio h.18.30 | 21.30 Live concert The Glaze Friendz e incontro con l’artista

Vernissage
14/04/2023

ore 9

Artisti
Joaquin Morodo
Generi
arte contemporanea, personale

Durante l’Art Week, dopo il successo all’ultimo Fuorisalone, torna Joaquin Morodo con il progetto espositivo V.I.T.R.I.O.L. dal 14 aprile al 4 giugno presso Hub/Art, galleria dedicata alla promozione dell’arte contemporanea nel distretto culturale a sud di Milano.

Comunicato stampa

Durante l’Art Week, dopo il successo all’ultimo Fuorisalone, torna Joaquin Morodo con il progetto espositivo V.I.T.R.I.O.L. dal 14 aprile al 4 giugno presso Hub/Art, galleria dedicata alla promozione dell’arte contemporanea nel distretto culturale a sud di Milano.

Per questa nuova mostra l’artista spagnolo presenta una serie di dipinti materici in tecnica mista di vario formato e un’opera digitale con una animazione dinamica. Sul piano metaforico, V.I.T.R.I.O.L., indica il procedimento alchemico della Grande Opera, che consiste nel dissolvimento degli aspetti più duri ed egoistici della persona. Riassumendo l’acronimo, secondo Joaquin, si arriverà alla soluzione: se l’essere umano guarda alla sua parte interiore, riuscirà a liberare lo spirito dalla materia. Questo processo di pulitura e alleggerimento, dal punto di vista morale ed etico, porterà all’Elisir di vita.

“Tutto deve partire da noi” racconta Morodo “dalla nostra volontà, dal nostro cammino incrociato, in cui sacro e profano non devono essere separati ma convivere per il progresso nostro e del genere umano.” Questa prima tappa della mostra V.I.T.R.I.O.L. – l’idea è che si snodi in una serie di appuntamenti espositivi - racconta un primitivo periodo del percorso interno personale e iniziatico dell’artista, che ha una personalità poliedrica e creativa sotto più punti di vista. La sua arte spazia dalla fotografia alle opere digitali, dalla pittura alla musica. È infatti frontman, lead singer e co-produttore di The Glaze Friendz, band pop rock con influenze punk, indie, hip hop, orchestrale e trap.
Le opere in mostra sono ispirate a concetti alchemici e fanno riferimento all’arte e alla cultura - anche spagnola - contestualizzate nel mondo attuale, alla moda e all’architettura contemporanea e alla società odierna nella sua perdita di valori e nel concetto di caducità del tempo.
La sua pittura è fortemente materica ed è caratterizzata da una pennellata a macchie che simboleggia l'improvvisazione come culmine dell'autenticità artistica. Le tecniche utilizzate sono varie e sono sinonimo della sua ecletticità: l’olio, l’acrilico e la vernice a spray. Anche le basi sono differenti e a volte recuperate, come il cartone riciclato o la juta, con l’intento di lanciare un messaggio di sostenibilità.

Tra le opere in mostra c’è Tauri Cornibus, qua il toro rappresenta l'ego, la parte più istintiva dell'essere umano che deve essere addomesticata dall'arte alchemica cui l'artista si riferisce. Joaquin Morodo utilizza il toro come semplice simbolo, momento di espiazione nel percorso interiore dell'essere umano e condanna la morte e la sofferenza dell’animale. Nell’opera Baller in omaggio a Salvador Dalí, vi è un altro riferimento alla patria natale dell’artista. Il titolo allude all'espressione gergale americana "baller", utilizzata nel linguaggio della musica urbana per indicare una persona che ha ottenuto successo e denaro. Il noto artista surrealista è rappresentato mentre esegue un tipico passo di danza urbana. L'autore rivendica la superficialità della società e il suo forte legame vitale con l'arte, la musica e la moda. Joaquin, infatti, da oltre vent’anni collabora con il mondo fashion e vanta esperienze professionali con i più importanti brand del settore.

Infine, in Architecture is a female non mancano i riferimenti a Milano, città che ha adottato l’artista. Questa parola femminile indica la moda a-gender che stiamo vivendo. Il dipinto richiama la scarpa di Andy Warhol che racchiude nel tacco l'edificio moderno più emblematico di Milano, la torre capovolta di Unicredit. In questa stessa opera Joaquin rende omaggio a una delle capitali della moda, alla femminilità, all'architettura e all'arte.
Il giorno di apertura della mostra, il 14 aprile, esce il nuovo album di The Glaze Friendz “V.I.T.R.I.O.L. by Joaquin Morodo art exhibition soundtrack”. I suoi brani sono la colonna sonora dell’esposizione, ogni quadro infatti è abbinato a una canzone dell’album scaricabile grazie a un QR code. Questo permetterà al visitatore di vivere appieno la sua arte che non si ferma al solo lato visivo ma coinvolge anche l’udito.

La mostra è inoltre parte del programma culturale dell’Instituto Cervantes di Milano, ente senza scopo di lucro creato dal governo spagnolo nel 1991 con la missione di promuovere l'insegnamento dello spagnolo e delle lingue co-ufficiali della Spagna, nonché di contribuire alla diffusione della cultura dei paesi di lingua spagnola.

Il progetto espositivo da Hub/Art apre in concomitanza con il miart 2023 e sarà visitabile durante la settimana del Fuorisalone. Il 4 maggio è in programma un incontro con l’artista e una sua performance live con la band The Glaze Friendz.