Johan Grimonprez
Johan Grimonprez (1962, Belgio), che apre con la sua opera l’esposizione “La voce delle immagini” a Palazzo Grassi, sarà protagonista di un workshop di tre giorni, intitolato “Maybe the sky is really green and we’re just colorblind”.
Comunicato stampa
JOHAN GRIMONPREZ
15/16/17 novembre 2012
Workshop con Johan Grimonprez a Palazzo Grassi
Dal 15 al 17 novembre Johan Grimonprez (1962, Belgio), che apre con la sua opera l’esposizione “La voce delle immagini” a Palazzo Grassi, sarà protagonista di un workshop di tre giorni, intitolato "Maybe the sky is really green and we’re just colorblind".
Il lavoro di Grimonprez si configura come un'analisi critica del potere delle immagini e di come queste determinano la nostra lettura del mondo. I suoi "film" - che richiedono spesso anni di ricerca e sviluppo - consistono nella ricostruzione di una narrazione che interroga i concetti di realtà e finzione a partire da un assemblaggio di immagini. Maybe the sky is really green and we're just colorblind è anche il titolo dell’opera presentata nell’atrio di Palazzo Grassi - un work in progress cominciato nel 2005 e in costante evoluzione, che utilizza come "oggetti visivi di recupero" immagini diffuse su internet (YouTube, podcast, immagini scattate con telefoni cellulari, webtv ecc.). Mediante un approccio ludico e dinamico, l'artista sviluppa la questione della realtà sociale e politica di un mondo dominato dallo zapping, dalla manipolazione dell'informazione e dal consumo smodato di beni e di immagini.
Proposto agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, di Ca’ Foscari e dell’università IUAV di Venezia, il workshop si presenta come una riflessione sull’era digitale, caratterizzata da un infinito numero di immagini e suoni che viaggiano attraverso il mondo in tempo reale. Partendo dalla propria esperienza di artista, curatore e regista cinematografico, Johan Grimonprez proporrà agli studenti una disamina teorica di come i fatti di cronaca vengono filtrati dai media prendendo spunto da alcuni video selezionati per l’opera presentata a Palazzo Grassi, che include i lavori di Yes Men, Harun Farocki, Miranda July, Chris Marker, Pierre Huyghe, Digital Zapatismo, Rea Tajiri, Alexander Sokurov, David Shrigley, Ulrike Meinhof, Mathias Muller, RtMark, The Residents, The Gorillaz, Bjork & Michel Gondry, oltre a esempi rubati ovunque, da spot pubblicitari a video casalinghi, da South Park a MTV, dalla CNN alla TV russa.
Il seminario si svolgerà dal 15 al 17 novembre dalle 10 alle 17 nell’atrio del museo.
I visitatori potranno liberamente assistere alle lezioni.