John Lennon e Yoko Ono / Maurice Nio – Water/Mater
Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery di Venezia inaugura la mostra WATER / MATER, con opere di John Lennon e Yoko Ono e dell’architetto, designer e artista olandese Maurice Nio, a cura di Beatrice Burati Anderson.
Comunicato stampa
“Water is the mirror that has the ability to show us what we cannot see. It is a blueprint for our reality, which can change with a single positive thought. All it takes is faith, if you’re open to it.”
Masaru Emoto, The Secret Life of Water
Sabato 22 settembre 2018, Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery di Venezia inaugura la mostra WATER / MATER, con opere di John Lennon e Yoko Ono e dell’architetto, designer e artista olandese Maurice Nio, a cura di Beatrice Burati Anderson. WATER / MATER, che sarà accompagnata da un catalogo con un testo introduttivo di Achille Bonito Oliva, è la seconda mostra della serie Elements, un progetto più ampio che si tiene una volta all’anno come parte del programma della galleria.
Inoltre, in occasione del finissage della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, il 24 novembre 2018 la galleria ospiterà un evento speciale dedicato alla presentazione del catalogo della mostra. Nel corso dell’evento Maurice Nio terrà una lectio magistralis sulla sua opera e la sua ricerca.
WATER / MATER si ispira alle teorie del ricercatore giapponese Masaru Emoto, secondo il quale le molecole d'acqua sono sensibili non solo agli stimoli fisici ma anche alle vibrazioni emotive, armonizzandosi se esposte a stimoli positivi, lodi e parole d’amore. La consapevolezza di questa verità – presente fin dai tempi di Ippocrate e oggi a fondamento dell'omeopatia – prende forma e immagine grazie alle ricerche del Dott. Emoto il quale, fotografando molecole d'acqua a -5 gradi di temperatura, ha documentato la creazione di cristalli meravigliosi o, al contrario, caotici e disgregati, a seconda delle parole a cui erano esposti. Considerando che gli esseri umani sono fatti in buona parte di acqua, questa visione offre spunti di riflessione e potenzialità notevoli, sia dal punto di vista scientifico che spirituale, nella prospettiva che l’armonia con la natura e lo sviluppo delle facoltà mentali dell’essere umano portino a un mondo migliore.
Yoko Ono e John Lennon erano evidentemente consapevoli del fatto che il mondo si possa cambiare solo diffondendo vibrazioni d'amore con tutti i mezzi, e di questa consapevolezza hanno fatto il centro della loro vita umana e artistica. Ancora oggi, a più di ottant'anni, Yoko Ono continua a inviare, ogni giorno e con tutti i mezzi disponibili (dall’arte ai social network), pensieri e parole d'amore e di pace al mondo.
In mostra sarà esposta la mitica Bag One: una serie di quindici litografie erotiche – tra cui il celeberrimo Bed-in for the peace in the world – realizzate da John durante la luna di miele, donate a Yoko come regalo di nozze e gentilmente prestate dalla collezione privata di Rolando Giambelli, fondatore e presidente dei Beatlesiani d’Italia Associati (The Beatles People Association of Italy).
Maurice Nio presenta invece Dark Matter, un’importante scultura di 17 metri qui intesa come metafora delle forze indomite della Natura. L’opera sarà appoggiata su sacchi di sabbia, da sempre usati come protezione dall’acqua in caso di alluvione, per evocare la doppia potenzialità insita nell’elemento naturale, in questo caso “acqua madre” ma anche possibile distruttrice. Saranno inoltre esposti video e progetti architettonici, in cui si evidenzia il suo approccio che considera la realtà includendone gli elementi invisibili, oltre al legame formale tra le sue architetture e le forme dell’acqua. L'architetto Nio è infatti un convinto sostenitore delle teorie di Masaru Emoto, come spiega nel suo libro SupraSensitivity in Architecture.
WATER/MATER vuole essere una mostra che affronta il tema dell’Acqua con un approccio non convenzionale, una domanda aperta sulla natura meno evidente di ciò che ci circonda, in una città come Venezia, fragilmente intessuta e abbracciata all’elemento di cui è anche in balia, ma allo stesso tempo accogliente, inclusiva e aperta agli altri e al mondo.