John Singer Sargent – Portrait provisoire denier à Dieu
L’arrivo in galleria di un’opera di speciale importanza merita una speciale evidenza, soprattutto se a firmarla è John Singer Sargent, uno dei più importanti ritrattisti del XIX secolo.
Comunicato stampa
L’arrivo in galleria di un’opera di speciale importanza merita una speciale evidenza, soprattutto se a firmarla è John Singer Sargent, uno dei più importanti ritrattisti del XIX secolo.
Per questa ragione il dipinto in cui il Van Dick dell’800 raffigura la principessa de Beaumont, un olio su tela recentemente acquisito dalla storica Galleria Russo, sarà esposto al pubblico nella sede di via Alibert dal 24 giugno al 17 luglio.
“Portrait provisoire denier à Dieu”: l’iscrizione posta in alto sulla tela rivela che il ritratto, eseguito nel 1884, è un modello proposto al committente in attesa dell’incarico ufficiale, un’opera, insomma, eseguita dall’artista senza impegno secondo una modalità molto in voga tra i ritrattisti dell’alta società che in questo modo cercavano di procacciarsi committenze eccellenti. Consapevoli che il livello sociale e la notorietà dei clienti si sarebbero inevitabilmente tradotti in nuove committenze, gli specialisti dell’arte del ritratto inseguivano le stelle delle cronache mondane.
Marie Marguerite Bonnin de La Bonninière de Beaumont aveva tutte le carte in regola per far gola ai ritrattisti più famosi: rango, censo e quell’atteggiamento di aristocratica sprezzatura che l’infallibile talento di Singer fa emergere con chiarezza nel suo dipinto, concepito come un vero e proprio attestato dello status sociale dell’effigiata, una donna proveniente da una famiglia che all’epoca annoverava tra le sue proprietà la famosa tenuta di Château Latour e più di un milione di ettari di piantagioni in Africa e Asia.
L’abboccamento tentato da Sargent si tradusse purtroppo in un nulla di fatto: la principessa non conferì l’agognato incarico. Non perché qualcosa le spiacesse nella prova pittorica di un artista in quel momento in grande ascesa, ma per via di una spiacevole congiuntura mondana che, proprio nel 1884, cambiò il corso della vita di John Singer Sargent.
In quell’anno così significativo per la sua carriera, Sargent si preparava a coronare un sogno a lungo inseguito: presentare al Salon il ritratto di una delle donne più belle di Parigi, Virginie Amélie Avegno, la sposa americana del magnate Pierre Gautreau, una regina indiscussa delle cronache mondane, la donna che ogni ritrattista attivo a Parigi sognava di mettere in posa. Singer era riuscito a convincerla, un colpo da maestro destinato a tradursi in un’apparente catastrofe.
Il ritratto di Virginie, un assoluto capolavoro oggi nella collezione del Metropolitan Museum, venne infatti giudicato sfacciatamente sensuale, dando vita a uno scandalo che costrinse Sargent a lasciare precipitosamente Parigi per Londra, la città dove incontrò uno sfolgorante successo, dimostrando che non tutto il male vien per nuocere.
Quanto alla principessa de Beaumont, immortalata nell’ultima opera del periodo parigino del grande John Singer Sargent, sappiamo che morì ancora giovane dopo aver sposato in seconde nozze un italiano, il principe Fulco Salvatore Ruffo di Calabria.
Il talento di John Singer Sargent e l’eleganza della sua aristocratica modella alla Galleria Russo dal 24 giugno al 17 luglio.