Jonathan Guaitamacchi – Urbem et suburbium
Si terrà a Lecco la mostra personale dell’artista Jonathan Guaitamacchi dal titolo Urbem et suburbium, curata da Francesca Brambilla e Francesca Venini.
Comunicato stampa
Si terrà a Lecco la mostra personale dell’artista Jonathan Guaitamacchi dal titolo Urbem et suburbium, curata da Francesca Brambilla e Francesca Venini.
L’esposizione avrà luogo presso gli spazi della Torre Viscontea di Lecco nel periodo compreso tra il 29 giugno e il 28 luglio 2024.
La mostra, inserita nel calendario eventi della città di Lecco, è patrocinata dal Comune di Lecco e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Lecco.
Attraverso una selezione di tecniche miste, la mostra vuole offrire al pubblico un'esperienza di riflessione profonda sulla natura dell'ambiente costruito e sulle esperienze umane che lo abitano.
I quadri dell’artista internazionalmente riconosciuto, sono metafore della realtà fissate sulla tela da un costante bicromatismo, visioni costruite attraverso un linguaggio che si muove tra pittura e architettura sono vedute metropolitane, prospettive a volo d’uccello, paesaggi urbani e panoramiche.
“Tra i primi nell’epoca contemporanea ad affacciarsi al contesto urbano – dichiara la curatrice della mostra - sulla tela non rappresenta l’espressione totale o meramente architettonica della realtà, ne sprigiona l’essenza, il principio attivo, non racconta il luogo, ma il suo riflesso, la sua metafora, dettaglia e generalizza nel medesimo istante”.
Un ringraziamento speciale va a Morganti Insurance Brokers, Valassi Costruzioni, Mario Nava spa, il cui generoso supporto ha reso possibile questa mostra, congiuntamente al supporto tecnico fornito da Tipografia Grafica Colombo e Paper Board Alliance.
BIOGRAFIA
Nato a Londra nel 1961 e diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera, Guaitamacchi che vive e lavora tra Torino e Milano, ha maturato una formazione complessa. Iniziato lo studio di spazi e di volumi architettonici con disegni di figure monumentali, si consacra al pubblico quando, nel 1997, dopo un periodo di studi e lavori eseguiti all’interno degli impianti dismessi nell’area gasometri alla Bovisa di Milano (Azienda Municipale del Gas), presenta “Le macchine della luce” in una personale all’Officina della Pressione.
Con all’attivo un centinaio di mostre e molte partecipazioni presso le più importanti fiere d’arte nazionali, ha esposto anche in Cina alla Biennale di Pechino e all'Hangzhou West Lake International Art Festival, a Londra al Barbican Centre per l'Olympic London Fine Arts 2012, a Londra per la Amy Winehouse Foundation, oltre che a Lubiana, Strasburgo, Berlino, Bruxelles, Budapest, Vilnius, Miami, New York.
Nel 2018 il Politecnico di Milano, con il progetto Cultura Meccanica curato da Francesca Brambilla, dedica a Jonathan Guaitamacchi una mostra che copre due decadi del suo lavoro sui paesaggi urbani: Jonathan Guaitamacchi – Bovisa – Dal ’97 al ’17, riconoscendo il valore della sua visione artistica nell’evoluzione urbana della città. Dopo il successo della mostra, il Dipartimento di Meccanica ha promosso la realizzazione presso la propria sede nel campus di Bovisa di un’opera permanente site specific dal titolo Epi-Genesi, donata a Maggio 2022.