Jorge Gonzàlez Perrin
Not’Art Galleria presenta Eppur si muove, mostra personale dell’artista argentino Jorge Gonzàlez Perrin.
Comunicato stampa
Not’Art Galleria presenta Eppur si muove, mostra personale dell’artista argentino Jorge Gonzàlez Perrin. L’importante evento espositivo verrà inaugurato sabato 19 aprile 2014, alle 18.30. La mostra durerà fino a mercoledì 30 aprile e potrà essere visitata dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 21.00 e la domenica dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 22.00. La personale, a cura di Giorgia Romano, è stata realizzata in collaborazione con Josè Maria D’Errico.
Perrin nasce a Punta Alta, provincia di Buenos Aires, il 30 aprile del 1954. Espone in Argentina, Uruguay, Stati Uniti d’America, Francia, Italia. Ha studiato pittura, litografia, disegno ed ha vinto diversi premi nazionali e internazionali, tra cui il Gran Premio d’Onore del Salone Nazionale dei Disegni (2006). Le sue opere sono presenti in musei, collezioni pubbliche e private d’America e d’Europa. Tra le mostre personali: “Rencontre a Tours”, Gallerie Oz’art, Tours, Francia (2011) “La metàfora del agua”, intervenciòn , Biblioteca Rivadavia de Bahìa Blanca. Provincia de Bs. As. (2009); “Perrin a Venezia”, dibujos y pinturas, Francoise Calcagno Gallerie Art Studio, Venezia, Italia (2008); “Jorge Gonzàlez Perrin” Galerìa Syllabes d’art. Montrèsor, Francia (2007). Tra le mostre collettive: “Premio Banco Naciòn. Exposiciòn Itinerante”, Bs. As. (2011); “Crònicas Argentinas, Chroniques argentines” Galerìa Pasaje 17, Bs. As. (2010); “Certamen Iberoamericano de Pintura”, Palais de Glace, Bs. As. (2002); “Premios Costantini”, Museo Nacional de Bellas Artes, Bs. As. (1999); “Books from the End of the World”, Fundation For Today’s Art/ Nexus, Filadelfia, USA (1998).
Not’Art Galleria (Piazza San Giuseppe, 31 - Ortigia) presenta, in questa occasione, alcune tele dell’artista argentino e raffinate opere su carta di varie dimensioni, realizzate attraverso tecniche miste su carta e su tela appunto. Il movimento che anima i lavori - donando loro respiro, guidando segni e colori - genera dinamismo, forza, energia. “Eppur si muove”, frase che si ritiene sia stata pronunciata da Galileo Galilei costretto all’abiura delle sue teorie astronomiche, fa riferimento al concetto di moto, alla certezza nei confronti di ciò in cui si crede, all’esile dubbio che resiste ad ogni superficiale, falso, tentativo di rassicurazione. Il lavoro di Perrin parla del divenire di figure, forme, segni. Le opere delineano un mondo saturo di immagini, idee, archetipi, simboli, metafore, presenze, un mondo in cui corpi, frammenti, sagome, teste, volti, segni occupano il campo della composizione.