Jorge Peris – Los pies de Judas

Informazioni Evento

Luogo
PINKSUMMER - PALAZZO DUCALE
Piazza Giacomo Matteotti 28r, Genova, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
19/04/2013

ore 18,30

Artisti
Jorge Peris
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale

Comunicato stampa

pinksummer: Perché impieghi sempre almeno tre giorni/una settimana a rispondere alle e-mail?
Ipotesi:
1) Leggi ogni secondo le e-mail ma:
a) rispondi subito solo alle e-mail che ti interessano davvero e in questo senso le comunicazioni di pinksummer non sono per niente una priorità.
b) Rispondi dopo tre giorni/ una settimana alle e-mail di cui ti frega un po' meno e in questo altro senso pinksummer non sarebbe pienamente una priorità.
c) Rispondi a tutte le e-mail dopo tre giorni/ una settimana? e in questo senso pinksummer potrebbe rientrare almeno un po' nelle tue priorità.
2) non guardi le e-mail per tre giorni/ una settimana. Si tratta di una forma di: a) controllo b) resistenza c) snobismo.
Jorge Peris: Qual è il tempo giusto per rispondere alle e-mail? Leggo le e-mail ogni due giorni, in certi periodi tutti i giorni, poi ogni tre. Penso, mentre faccio lunghe passeggiate per le risaie con Ethra, la cagna, adesso sono secche, sembra l'Africa, rimarrà così per poco tempo. Cambia sempre il paesaggio qui. Penso alle e-mail, osservo l’albero che vive in terrazzo, inizia a mettere i fiori, un po’ di anni fa con Carlos abbiamo fatto degli innesti: mandarini, aranci, limoni, adesso ci sono tre fiori diversi in un solo albero, dopo rispondo alle e-mail, sono passati tre giorni? Pinksummer … sai bene che in questo momento è la priorità.

ps: Abbiamo visto una tua scultura preziosa, una bacchetta magica, in una tua personale dal titolo “Tamaris”, tamerice, curata da Aurélie Voltz, in un castello fiabesco in Francia.
Le bacchette magiche possono cambiare il mondo come una rivoluzione o tendono a narcotizzarlo come Twilight? Cos'è la magia? A cosa serve?
JP: Le bacchette magiche ricordano che c’è, purtroppo, un mondo da cambiare, per tutta la sofferenza che contiene e sostiene. Penso a volte che solo con un'altra rivoluzione, ancora, di nuovo con una rivoluzione, si possa cambiare questa direzione che ha preso il mondo. La magia è sognare a occhi aperti, è immaginare, sembra facile immaginare, ma non lo è affatto. Certo, la magia talvolta può anche aiutare a sopportare.

ps: Parlaci del titolo Tamaris, cosa simboleggia?
JP: La tamerice è un arbero mediterraneo che penetra le radici in terre molto saline, l’ho visto crescere a un metro dall’acqua, sulla spiaggia; è il titolo dell’ ultimo progetto che ho presentato in un castello molto misterioso in Francia. C’era una grande installazione, degli oggetti, tredici collage. E’ stato come trasportare per la prima volta lo studio in un luogo espositivo, in un museo, esporre prove concluse dopo anni. Come se lo studio fosse una specie di navicella spaziale che si fosse posata in un posto isolato e produttivo, con il suono del mare, lontano, che si sente di notte solo se è incazzato.

ps: Per la nostra chimica il sale è cloruro di sodio, per l'alchimia, la chimica di Al, la chimica divina, l'ars regia, è il terzo principio originario insieme a sulphur, il fuoco, l'anima e mercurius, lo spirito. Paracelso definì il sale la qualità o radice del corporeo. Il simbolo del sale nell'antica chimica è un cerchio che rinvia all'eternità, perché non ha né principio né fine; il cerchio del sale, ha una barra orizzontale al centro che simboleggia ciò che ordina e stabilizza il creato, il micro come il macrocosmo.
Per l'immaginazione attiva degli alchimisti il sale, lapis, è Cristo, inteso anche come colui che determina la combinazione armonica.
Il sale essendo incorruttibile preserva dalla corruzione le sostanze organiche, i cibi, forse anche l'anima, considerando che la moglie di Lot, che si voltò per un attimo indietro a guardare le fiamme di Sodoma e Gomorra, fu trasformata in una statua di sale. Il sale blocca in un certo senso il divenire, il progresso, ma preserva dalla corruzione.
Il sale ha una sua efficacia purificatrice, per rimanere nel sacro dell'antico testamento, Eliseo purifica con il sale la sorgente di Gerico perché possa cessare di provocare morte e sterilità.
Il sale ha una sua efficacia distruttiva e, Abimelech, sempre nella Bibbia, dopo aver distrutto la città di Sichem, la cosparge di sale per rendere sterile la sua terra per sempre.
Nel tuo lavoro il sale conserva questa duplicità che potrebbe non rimandare al semplice cloruro di sodio. Racconti del sale?
JP: Si, il sale per me è un labirinto infinito. Sono sempre stato un po’ fissato con queste cose, come se ne spiegassero altre: Ulisse seminava sulle saline prima di partire per il gran viaggio, o Simondon assimilava il cervello al cosmo passando attraverso la cristallizzazione del sale. La mia sperimentazione con il sale è iniziata con la necessità di purificare, o meglio di disinfettare lo studio di Madrid, che avevo riempito di animali morti, animali mummificati, mummie. Ho coperto tutto di sale, sale a terra, sale sospeso. Ho imparato a osservare come cresce, l’osmosi, le stalattiti curvate per seguire il movimento del pianeta, i cristalli che cambiavano proporzione mantenendo sempre la forma di cubo imperfetto. Come si muove con i cambiamenti di umidità nell’ambiente, cercando l’unione, un solo corpo costituito da tanti cubi. A poco a poco anch’io sono stato coperto di sale. Tutto questo mi portò di colpo a un ricordo primitivo dell’infanzia. Camminavo sulla spiaggia per ore, giorni, coperto di sale, nella luce del pomeriggio, dopo aver lottato a lungo con le onde. Quello è stato uno dei momenti della mia vita in cui mi sono sentito più libero e pieno di speranza, ero un vero pirata, sempre solo, naufrago, senza la necessità di raccontare a nessuno l’esperienza, completamente perso in un paesaggio allucinato, cosmico, senza limiti.

ps: Il tuo lavoro richiama l'animismo, l'ilomorfismo, l'atomismo di certe dottrine pre-aritoteliche e neo-platoniche, in cui la morte e la vita sono forze complementari che attuano il divenire, in un certo senso sono un’unica forza. Non muore un bel niente nel mondo creazionale, solo ciò che non sa trasformarsi come l'ego, l'individualismo. Il tuo lavoro si muove tra le polarità del solve et coagula, il concetto di materia in questo senso si delinea come possibilità. Nelle tue opere la possibilità è anche rischio. Il processo non è mai controllato fino in fondo, la materia mantiene sempre la sua autonomia, costruttiva e distruttiva. L'idea è invece più stabile, definisce, controlla.
Dalla formula alchemica per eccellenza della dissoluzione e della coagulazione, il tuo lavoro sussume talvolta la violenza distruttiva, altre l'armonia compositiva, il ritmo matematico proprio della natura, la proporzione aurea e simbolica di certa architettura basica e simbolica.. Il solve tende a eliminare le negatività, le forzature, le ripetizioni coatte della materia per fare in modo che ritrovi una sintesi nuova di zecca nel coagula. Come dire che bisogna avere il coraggio di attraversare il buio, la notte, per vedere l'albeggiare. Ho sempre pensato che il tuo lavoro fosse profondamente politico. Sul piano sociale credi che la rivoluzione sia necessaria per eliminare i vizi plumbei e ritrovare la virtù aurea della democrazia?
JP: La democrazia, è stato un bel sogno, sembrava quasi reale. Mezzo secolo fa, dopo la Seconda Guerra Mondiale, hanno firmato per i diritti umani, tutto dimenticato. Oggi il fascismo si propaga come i funghi, ma quelli allucinogeni! Sono stato in Cina pochi anni fa, lì il fascismo lo chiamano neoliberismo. Fa paura!, Devono mangiare tutti e sono tanti, siamo tutti predestinati, anche noi, a adorare un dio-diavolo, un re fatto di carta e monete, invisibile, frustrante come tutti i re, come tutti gli dei, come tutti i diavoli, e ciò che abbiamo davanti, la terra, il mare, un fratello, non riusciamo più a vederlo perché siamo dietro a un telefonino, fa ridere, fa più piangere. A Atene migliaia di suicidi e anche in Spagna. La Grecia è stata l'epicentro della nostra civiltà. Angela Merkel andrà all' inferno per l'eternità: dovrà montare e smontare automobili Audi senza tregua, con le mani sporche seduta sopra una enorme griglia incandescente. Intanto lei sa che l'inferno non esiste, l'universo non è prederminato, è fatto di sorprese, ma forse c'è chi sa per Angela… E' talmente ovvio ciò che sto dicendo, che può apparire sicuramente banale. Mi aspetto una reazione immediata, piena di speranza, fra un attimo, ci sarà. Schiavi si diventa per paura di perdere quello che si possiede. Non abbiamo bisogno di nulla in questo nostro mondo, solo mangiare e conservare la libertà, pensa ai veri schiavi, senza alternativa, a quelli che muoiono di fame, bimbi! Sono milioni e sono accanto a noi, basta.Bisogna avere il coraggio di attraversare il buio.

ps: Los pies de Judas, il titolo della tua personale da pinksummer. Lasciamo scappare i pensieri. Giuda in ebraico significa il prediletto. Gesù durante l'ultima cena si alzò da tavola, si mise un grembiule per iniziare il rito della lavanda dei piedi degli apostoli. Cristo si curvò per lavare i piedi anche del dodicesimo apostolo, Giuda il traditore, quello che mangia il suo pane e ha levato il calcagno contro di lui. Un gesto per ricordare quanto è importante la democrazia nei momenti di rivoluzione: "Non c'è servo più grande del padrone, né apostolo più grande di colui che l'ha mandato. Se comprendete questo e lo mettete in pratica beati voi". Gesù, di fatto, ce l'ha messa tutta per scardinare le tradizioni politico religiose del giudaismo classico. La morte di Gesù era soteriologicamente prevista, era necessaria alla riuscita della rivoluzione (salvezza?) e, in questo senso, il gesto di Giuda era provvidenziale all'economia salvifica. Giuda essendo il prediletto è stato scelto da Gesù per tradire, per il sacrificio. Nei mazzi antichi dei tarocchi, la carta dell'appeso, era definita la carta del traditore, la carta dell'impiccato o anche la carta di Juda. La carta numero XII degli arcani maggiori rimanda al dodicesimo apostolo. Il volto del traditore, sulla carta, non mostra dolore, ma beatitudine, quasi estasi, è anche contornato dall'aureola, ma porta il prezzo del suo tradimento, le monete. La carta indica accettazione e armonia interiore, capacità di trascendere le convenzioni e guardare il mondo da un punto di vista più spirituale. L'appeso mostra che attraverso il sacrificio del proprio sé emergerà un essere completamente rinnovato. I piedi sono equilibrio,dicono dove e verso chi stiamo camminando. Los pies des Judas si possono immaginare all'altezza dei nostri occhi, delle nostre teste. Ci racconti cosa presenterai da pinksummer e dell'insegnamento di "Meister Zorio". anche se siamo in Italia, non ti chiederemo nulla.
JP: Si, il protettore delle cause perse con i piedi sospesi.
Tutto è un passaggio, tutto cambia, si transforma. La medesima cosa può accadere nello stesso tempo in tanti luoghi diversi. Ora siamo in un momento di transizione, un punto e a capo, che lascia intravvedere uno sguardo rivolto al macro, al cosmo che si espande verso il micro, verso il dentro di dentro, un osservatorio, un momento di isolamento, di grande introspezione. Da pinksummer ci sarà un elemento centrale, con un interno caldo, bruciante, per cristallizzare la materia di tutto il corpo, fino alla superficie. Di più non so dire, non so mai dove vanno a finire questi lavori, a un certo punto li abbandono alla loro sorte, continuano a costruirsi e a trasformarsi da soli. Sono il risultato vivo di una azione, di una costruzione che segue le leggi della natura, un cristallo sempre vivo, forse.
Gilberto, lo hai detto, è stato un vero maestro, anche se a lui non piace questa parola. Ho camminato un pezzo di vita accanto a lui, tempo d' oro.

JORGE PERIS

Los pies de Judas

Opening February 19th April 2013, h 6.30 p.m.

Press release as interview

pinksummer: Why does you take always at least three days/one week to answer emails?
Hypothesis:
1) You do check mail continuously but:
a) you immediately answer only email that are really interesting to you, in which case messages from pinksummer have a very low priority.
b) You answer a little less interesting emails in three days/a week, in which case pinksummer would not really be a priority.
c) You answer all emails in three days one week, in which case pinksummer could be at least one of your priorities.
2) You do not check email for three days/one week. It is an evidence of a) control, b) resistance, c) snobbery.
Jorge Peris: What is the right time to answer emails? I do check email every two days, during some periods even every day, then every three. I think, while wandering across the rice fields with Ethra, my dog, now paddies are dry, it seems like Africa, it will remain like this for a short time. The landscape changes continuously here. I think at the emails, I observe the tree that lives on my balcony, it starts to put up flowers, some years ago together with Carlos we made some grafts: tangerines, oranges, lemons, now there are three different flowers in a single tree, later on I answer emails, are three days gone? pinksummer… you know well that now it is my priority.
ps: We have seen a precious sculpture of yours, a magic wand, at your solo show titled “Tamaris” curated by Aurélie Voltz, in a fairy-like castle in France.
Can magic wands change the world as a revolution can do or they tend to narcotize it like Twilight does? What is magic? What is it for?
JP: Magic wands remind that unfortunately there is a world that needs to be changed for all the suffering that it contains and supports. Sometimes I think that only with another revolution, again, another time with a revolution, it would be possible to change the direction taken by the world. Magic is daydreaming, it is the ability to imagine, it seems easy to imagine, but it it is not at all. Sure, magic sometimes can help to stand up.
ps: Tell us about the title Tamaris, what does it symbolize?
JP: Tamarisk is a Mediterranean tree which roots are able to penetrate very salty soil. I saw it growing on a shore, one meter from the sea. Tamaris is the title of my last project that I have presented in a very mysterious castle in France. There was a large installation, some objects, thirteen collage works. It was like transporting my studio in that venue to display for the first time in a museum some tests accomplished after years of working. I picture the studio as some sort of space shuttle that eventually landed in an isolate and productive spot, where you can hear the sound of the distant sea at night but just when the sea is fucking angry.
ps:To our chemistry, salt means sodium chloride; according to alchemy, the chemistry of Al, the divine chemistry, ars regia, salt is the third original principle together with sulphur, the fire, and mercurius, the spirit. Paracelsus defined salt as the quality or root of material being. The symbol of salt in that ancient chemistry is a circle that refers to eternity, because it have no start nor end; that circle has a horizontal bar crossing its center to symbolize what orders and stabilizes creation, both micro and macrocosmos.
To active imagination of the alchemists, salt, lapis, is Christ, also known as the one who determines the harmonic combination.
Being incorruptible, salt can preserve organisms and food from decay, perhaps the soul too, if you considers Lot's wife, turned into a salt statue, as soon as she looked back at the burning Sodom and Gomorrah. Somehow salt freezes the flux of becoming, the progress, but preserves things from corruption.
Salt has a purifying power. Keeping on referencing to the sacred and the Old Testament, Eliseus purify Jericho's spring with salt to let it stop causing death and sterility.
Salt has a power of destruction and Abimelech, again according to the Bible, after destroying the city of Sichem, spread salts over the land to make it forever sterile.
In your work, salt has the same ambivalence, which cannot be simply referred to sodium chloride. Can you tell us about salt?
JP: Yes, salt is like an endless labyrinth to me. I have always been obsessed by this kind of things, as if they were able to explain something else: Ulysses sowed on salt pits before leaving for his great journey, Simondon assimilated the brain to the cosmos by passing through salt crystallization process. My experience with salt started with the necessity to purify, or better to disinfect, my studio in Madrid, that I had filled up with dead animals, stuffed animals, mummies. I covered everything with salt. Salt on the ground, salt all over the studio. I have learned to observe how it grows, the osmosis, the stalactites bent as evidence of the movement our planet, the crystals that changed proportion by always maintaining their form of imperfect cube. How salt moves according the changing humidity of the room in order to achieve unity, a single corpse made from many cubes. Little by little, me too I have been covered with salt. And all this, suddenly, took me back to a memory from my childhood. I used to walk on the beach for hours, days, covered with salt, in the afternoon light, after long fighting the waves. That was one of the most free and wishful moment of my life, I was a real pirate, always on my own, shipwrecked, without the necessity to tell anybody about my experience, completely lost in an hallucinated, cosmic landscape without limits.
ps: Your work recalls animism, hylomorphism, atomism of some Pre-Aristotelian and Neo-Platonic doctrines, in which life and death are complementary forces engendering the Becoming and in that sense they can be considered as a single force. Absolutely nothing dies in that world apart from what is not able to transform itself, the ego, the individual. Your work moves between the polarity of solve et coagula, hence the concept of matter can be defined as a possibility. In your works the possibility is also risk. The process is never completely under control, matter always maintains its autonomy, constructive and destructive at the same time. The idea is more stable instead, it defines, it controls.
After the alchemical formula par excellence, that of dissolution and coagulation, your work subsumes destructive violence sometimes, other times the composing harmony, the mathematical rhythm of nature, the symbolic golden mean of some primal architectural structures... The solve tends to eliminate the negativity of matter, any stretching and forced pattern, in order to let it find a brave new synthesis in the coagula. Which means that we must dare to cross the darkness, the night, to see the the dawn. I have always thought that your work is deeply political. On a societal level, do you think that the revolution is necessary to get rid of the leaden vices and to find again the golden virtue of democracy?
JP: Democracy has been a beautiful dream, it nearly seemed real. Half century makes, after the Second World war, has signed for the human rights, all forgetting. Nowadays fascism spread like mushrooms, hallucinogen ones though! I have been to China a few years ago, there fascism is called neoliberalism. Scary! They all must eat and they are so many. We are all predestined, us too, to adore a devil-god, a king made from paper and coins, invisible, as frustrating as all the kings, all the gods, all the devils and whatever we are facing, the earth, the sea, a brother. We cannot see it any more because we are hidden by mobile phone, it is funny, but mostly sad. Thousand suicides in Athens but even in Spain. Greece has been the epicenter of our civilization. Angela Merkel will go to hell for the eternity: she will have to mount and take apart Audi cars without stopping, sitting with dirty hands on an enormous incandescent grill. Although she knows that hell does not exist, the universe is not predetermined, it is made of surprises, but maybe there is someone who knows more than Angela… What I am saying is so obvious that might sound like banal. I look forward an immediate reaction, full of hope, that will be in a while. We become slaves when we are afraid of losing what we own. We do not need anything in this world more than eating and our freedom. Think at the real slaves, without alternative, at those whom starve, they are children! They are millions and they are beside us. That is enough, we must dare to cross the darkness.
ps: Los pies de Judas, the title of your solo show at pinksummer. Let's brainstorm. Judas in Hebrew means the favourite, the most precious. During the last supper Jesus stood up from the table, put an apron on and began the ritual washing of apostles' feet. Christ bent down to wash twelfth apostle feet too, Judas the traitor, the one who has eaten His bread and has raised the heel against Him. A gesture to remind how important is democracy during revolutions: " There is no greater servant than the master, neither greater apostle than he who it has sent him. Happy those who can understand this and put it into action." Jesus, basically, did what he can to get rid of the religious and political tradition of classic Judaism. Jesus' death was soteriologically predicted as it was necessary to the success of the revolution (salvation?) and therefore Judas action was providential for sake of the salvation. Being the favourite, Judas has been chosen by Jesus to betray, to accomplish the sacrifice. In ancient tarot cards, the Hanged Man was called the card of the traitor or even the card of Judas. The mysterious card number XII of Major Arcana refers to the twelfth apostle. The face of the traitor on the card does not show pain but beatitude, almost ecstasy, he is outlined by the halo too but has the price of its betrayal, the coins. The card indicates acceptance and inner harmony, ability to go beyond the conventional wisdom and look at the world from a more spiritual point of view. The Hanged Man shows that a totally renewed can emerge through the self sacrifice. Feet are balanced, they tell where and towards whom are we going to. Feet of Judas can be pictured at our eyes height, at the height of our heads. Can you tell us about what are you going to present at pinksummer and about the teaching of "Meister Zorio", although we are in Italy, we do not ask you anything more.
JP: Yes, the guardian of lost causes with suspended feet.
Everything is a passage, everything changes, everything transforms. The same thing can happen at the same time in many different places. We are now in a moment of transition, a full stop, that let people have a glimpse into a macrocosmos, that expands toward the microcosmos, down into the inside of the inside. It is an observatory, a moment of isolation, of great introspection. At pinksummer there will be a central element hosting a warm burning core in order to let the whole material crystallize from within up to its surface. I cannot say more than this, I never know where such works end up. I abandon them on their own at a certain point, they keep on building up and transforming by themselves. They are living achievements generated by an action, by a construction process that follows the law of nature, an everliving crystal, perhaps.
Gilberto, you said it, he has been a real teacher, even if he does not like this word. In my life I have been walking beside him for a while, those times were gold.