Joseph Pace – L’Eva Futura
Ispirato da fonti diverse quali la moda, la storia, la musica elettronica e le arti decorative, l’artista italiano Joseph Pace, utilizza tecniche diverse (come la pittura, la scultura, le incisioni elaborate al computer e, in questo caso, la scultura-assemblaggio di bijou della serie “MIDAS”), influenzato
dall’iconografia della società di massa, dalla filosofia e dalla psicanalisi.
Comunicato stampa
Ispirato da fonti diverse quali la moda, la storia, la musica elettronica e le arti decorative, l'artista italiano Joseph Pace, utilizza tecniche diverse (come la pittura, la scultura, le incisioni elaborate al computer e, in questo caso, la scultura-assemblaggio di bijou della serie "MIDAS"), influenzato
dall'iconografia della società di massa, dalla filosofia e dalla psicanalisi.
Il suo lavoro è un percorso artistico e intellettuale attraverso cui reinterpreta le nostre più profonde realtà psichiche.
Pace è uno dei maggiori esponenti del filtranisme, la corrente filosofica e artistica neo-esistenzialista che egli fonda a Parigi nella metà degli anni '80. Come è stato per l'esistenzialismo di Sartre e di Camus, anche il filtranisme si esprime artisticamente attraverso l'opera di Joseph Pace.
L'Eva Futura è un'opera dal linguaggio ricercato ed estetizzante, che riprende alcuni temi cari alla letteratura novecentesca che hanno reso popolare il termine "androide". L'opera prefigura la possibilità degli esseri umani artificiali, discute la questione etica del confine tra umano-non umano e dei limiti delle macchine e dell'uomo e soprattutto promuove l'idea di una realtà essenzialmente illusoria.
L'Eva Futura, come tutte le opere della serie MIDAS, è stata realizzata dall'artista con migliaia di pezzi di bigiotteria, per lo più vintage, che egli ricerca in ogni parte del mondo, realizzando così anche una sorta di indagine conoscitiva nell'ambito dell'"archeologia industriale" applicata alla decorazione del corpo dei nostri tempi.
Attraverso tecniche diverse, Pace mette insieme generazioni diverse di creativi e di utenti. Questo, secondo l'artista, è anche il compito del filtranisme.
In Europa e soprattutto in Sud America i suoi lavori hanno preso parte a numerose mostre in musei e altre sedi espositive.