Juan Miguel Pozo – La memoria della Storia
Juan Miguel Pozo tratta la materia pittorica con uno stile tutto personale, creando una interessante miscela tra influenze Pop e Surrealiste (non a caso, gli stessi ambiti in cui viene annoverato lo stile di Klapeck) ed un tocco di Street Art. Dietro immagini estetiche di forte impatto, nasconde tematiche politico-sociali.
Comunicato stampa
Nel cuore di Pietrasanta, apre Sabato 6 Giugno un uovo spazio espositivo: ESTART Gallery. La volontà è quella di proporre sia giovani talenti, sia artisti affermati del panorama nazionale e internazionale, che utilizzano diversi mezzi espressivi dalla pittura al collage, dalla performance alla fotografia. La programmazione estiva prevede fino a Settembre un ciclo di tre mostre a cura di Claudio Composti. La prima mostra è del pittore cubano Juan Miguel Pozo, alla quale seguiranno le mostre di due giovani artisti: Francesca Belgioioso (italiana) e Rubén Brulat (francese).
Le mostre sono realizzate in collaborazione con Riccardo Costantini Contemporary Gallery, di Torino ed Emanuele Norsa della Ncontemporary Gallery, di Londra.
Comunicato Stampa
Juan Miguel Pozo è nato a Cuba nel 1967. Vive e lavora a Berlino da molti anni ed ha già esposto in Europa con molto successo. Partecipa quest’anno alla Biennale dell’Havana, uno dei più interessanti appuntamenti d'arte internazionali degli ultimi 20 anni.
Come un Paese viene profondamente segnato da eventi socio-politici ed economici che ne costituiscono la Storia e la Cultura, così avviene per gli artisti che da quei paesi provengono. Juan Miguel Pozo è stato influenzato infatti, nel suo fare arte, sia dalla sua cultura d’origine, sia da ciò che ha imparato in Europa, dove ha studiato con il grande pittore Konrad Klapeck, in quella splendida fucina d’artisti che è l’Università di Dusseldorf.
Juan Miguel Pozo tratta la materia pittorica con uno stile tutto personale, creando una interessante miscela tra influenze Pop e Surrealiste (non a caso, gli stessi ambiti in cui viene annoverato lo stile di Klapeck) ed un tocco di Street Art. Dietro immagini estetiche di forte impatto, nasconde tematiche politico-sociali.
Nella grande tela dal titolo “Utopia” una montagna fa da sfondo ad un palazzo volante in primo piano, dalle evidenti architetture in stile razionalista-socialista, sospeso come in un tempo indefinito. Una carta da parati rossa, a pois posta sul fondo della tela, ricorda ciò che resta di un mondo la cui fine è evidente in ciò che sta vivendo oggi Cuba, con il mutare dei tempi. Ultimo fantasma di quella che fu l’ideologia comunista, trasformatasi da Utopia a Distopia. Come la vetta rimane l'obiettivo davanti allo scalatore, così il nostro sguardo di spettatori sale seguendo i contorni e i ricchi dettagli delle sue tele/collages. Pozo ci porta nel suo mondo attraverso immagini e figure che innescano ricordi, liberi di affiorare di fronte al suo lavoro, in un viaggio a ritroso nella nostra memoria. Pensieri a volte piacevoli altre volte meno, di quelli che non vorremmo ricordare, lasciati non a caso da tempo sotto la coperta leggera dell'oblio.
PRESS RELEASE
Juan Miguel Pozo was born in Cuba in 1967. He lives and works in Berlin since many years and has already exhibited in Europe with great success. He takes part in this year's edition of the La Havana Biennial, one of the most interesting events of international art of the last 20 years.
As a country is deeply affected by socio-political and economic events that constitute its history and culture, so it is for artists who come from those countries. Juan Miguel Pozo was influenced in fact, in his art making, from its culture of origin, both from what he learned in Europe, where he studied with the great painter Konrad Klapeck, in that splendid hive of artists that is the 'University of Dusseldorf.
Juan Miguel Pozo treats the pictorial material with a very personal style, creating an interesting mix of influences both Pop - Surrealistic (in fact, the same areas in which it is put the Klapeck's style) with a touch of Street Art. Behind aesthetic images of strong impact, hides political and social issues.
In the large canvas entitled "Utopia" a mountain makes the backdrop to a "flying" palace in the foreground, with an architectural style rationalist-socialist, as in a indefinitely. A red wallpaper with dots is put on the bottom of the canvas, which remembers what remains of a world whose end is evident in what Cuba is going through now, with the changing times. Last ghost of what was the communist ideology, transformed from Utopia to Dystopia. As the summit of the mountain remains the goal in front of the climber, that way our eyes follow the contours detailed of his paintings / collages. Pozo takes us into his world through images and figures that trigger memories, free to emerge in front of his work, in a trip back into our memory. Thoughts sometimes pleasant and sometimes less, which we left buried for a long time under the thin blanket of the forgetfulness.