Judith Raum – ‘am of the opinion strike is useful
Lecture Performance
Comunicato stampa
Nella sua ricerca artistica Judith Raum ha esplorato l’influenza della Germania
sull’economia e sulla cultura dell’Impero Ottomano negli anni precedenti alla
Prima Guerra Mondiale, raccogliendo in particolar modo testimonianze di economie
alternative e di resistenze locali alla razionalizzazione e alla modernizzazione.
Nel 1888 fu concesso alla Deutsche Bank, appena fondata, di costruire la Anatolian
Railway e più tardi la Baghdad Railway, alimentando così una serie di illusioni
colonialiste e capitaliste.
Nella sua nuova performance Judith Raum esplora l’habitus di alcune figure chiave
dello sciopero della Anatolian Railway del 1908, realizza disegni e si relaziona
con lettere e fotografie storiche, creando in questo modo una rete labirintica di
legami tra estetica, storia sociale, economica e coloniale. Le azioni e le retoriche
del potere, per come appaiono nel progetto della Anatolian Railway, diventano
espressione di un principio economico vulnerabile che non è finito con l’epoca
coloniale, ma continua ancora oggi.
[In inglese, 40 minuti]
Book
Judith Raum
eser
eser è una pubblicazione completa sui lavori, le installazioni e i testi riguardanti
le performance di Judith Raum dal 2011 al 2014. È anche un’antologia teorica
e una raccolta di materiali sull’avanzata semi-colonialista degli imprenditori e
banchieri tedeschi nell’Impero Ottomano, precedentemente alla Prima Guerra
Mondiale e in concomitanza con la costruzione della Anatolian Railway. In questo
frangente le logiche del capitalismo e gli interessi geopolitici rivelano connessioni
tra incarichi ingegneristici e obiettivi meno espliciti: assumere la gestione
dell’agricoltura, dell’archeologia e delle condizioni lavorative nel paese. Il lavoro
di Judith Raum suggerisce che le azioni e le retoriche del potere e il dominio
sono conseguenza di un principio economico che non è finito con l’epoca colonialista,
anzi persiste ancora oggi. Il suo lavoro, fatto di dipinti, disegni, oggetti
e testi, la conduce a svolgere ricerche nei luoghi e negli archivi, manifestando
comunque una dimensione estetica autonoma e suggerendo un approccio alternativo
alla ricerca artistica.
eser è stato presentato di recente al Heidelberger Kunstverein (Heidelberg),
a Salt (Istanbul e Ankara) e alla Haus der Kulturen der Welt: HKW (Berlino).
Judith Raum è vincitrice del Premio Villa Romana 2015 e vive a Firenze.
Il libro è stato co-finanziato da Einstein Stiftung Berlin.