Just sleeping
Il percorso espositivo coinvolge i tre giovani artisti invitati a riflettere sul tema del sonno, strettamente legato alla sfera onirica e a tutto ciò che accade nel momento in cui il nostro corpo e la nostra mente entrano in una dimensione “altra”.
Comunicato stampa
La Galleria Gilda Lavia di Roma ha il piacere di ospitare Just sleeping, mostra degli artisti Francesco Andreozzi, Janneke Leenders e Oriente Plazzi Marzotto, che inaugurerà venerdì 29 settembre alle ore 18.
Il percorso espositivo coinvolge i tre giovani artisti invitati a riflettere sul tema del sonno, strettamente legato alla sfera onirica e a tutto ciò che accade nel momento in cui il nostro corpo e la nostra mente entrano in una dimensione “altra”.
“Trascorriamo più o meno un terzo della nostra vita dormendo e più di un quarto di questo spicchio di esistenza sognando, ripetutamente, ogni notte…” queste le parole utilizzate da Oriente Plazzi Marzotto per descrivere l’idea base dalla quale realizza il suo lavoro installativo e pittorico, alla ricerca di ciò che accade in quel labile confine tra veglia, sonno e sogno.
Allo stesso modo Janneke Leenders nelle sue opere attua una riflessione su quella sensazione di alienazione e distacco di un corpo che dorme, la sua è un’indagine sulla materia, sul processo attraverso il quale, durante il sonno, mente e corpo accedono ad una differente linea temporale.
L’intimità della notte, il sovrapporsi di sogni e pensieri si fanno invece catarsi nei dipinti di Francesco Andreozzi che attinge alla sua “notte interiore” per ricongiungersi con la sua parte più profonda, alla ricerca di un linguaggio che possa dare una forma ai frammenti del sogno.
Percorrendo queste tre declinazioni tematiche ognuno dei tre artisti stimola l’osservatore a riflettere sulle varie sfaccettature della potenza del sonno.
L’opening si svolgerà in contemporanea con:
Galleria Matèria
Genuardi /Ruta Luci di via*
*Un progetto outdoor, site specific, a cura di Giuliana Benassi
Galleria Monitor
Matteo Fato La verità è tutto ciò che abbiamo dimenticato