Justin Peyser – Channels

Informazioni Evento

Luogo
EMMEOTTO ARTE
Via di San Pantaleo, 66 00186 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì
10:30 - 13:30 / 14:30 - 19:30
chiuso sabato e domenica

Vernissage
06/06/2013

ore 18.30

Artisti
Justin Peyser
Curatori
Francesca Pietracci
Generi
arte contemporanea, personale

Se l’esilio e la diaspora sono temi che procurano stati d’animo vicini al dolore e al senso di perdita, la mostra “Channels” sembra esorcizzare il male e immettere lo spettatore nel consolante canale del fluire.

Comunicato stampa

Se l’esilio e la diaspora sono temi che procurano stati d’animo vicini al dolore e al senso di perdita, la mostra “Channels” sembra esorcizzare il male e immettere lo spettatore nel consolante canale del fluire. Anche per questo insieme di opere una citazione musicale è d’obbligo, si tratta di Brian Eno e del brano cult dell’Ambient Music “By This River”, concetti che oscillanotra oblio e perlustrazione, staticità e fluire del tempo percepito dal corpo e dalla mente, in una dimensione che oltrepassa il presente (in quanto si identifica con lo spazio) e connette il passato con il futuro.
Justin Peyser, infatti, concepisce le sculture di questa mostra come assemblaggi di elementi metallici, stratificazioni di vie di comunicazione, compressione di messaggi, onde catturate dall’etere e rese solide. I metalli che usa sembrano liquefarsi e mantengono intatto il loro senso di duttilità. Ritagli di lastre, a forma prevalentemente di curva, si intersecano cercando di invadere il più possibile lo spazio circoscritto dell’opera. Oggetti trovati, bulloni, saldature e nuove forme si addensano o si distanziano formando marchingegni capaci di evocare una qualche remota funzionalità. L’idea che ne scaturisce è quella di trovarsi di fronte ad una recente archeologia tecnologica, epocalmente distante, ma temporalmente ancora molto vicina. Di fatto questi oggetti comunicano empatia e non distanza, calore umano e non formalismo astratto. Si tratta di un’arte che si potrebbe definire “residuale”, ma che, invece che alla sottrazione, tende alla moltiplicazione e all’accumulo. Quella che appare è la mappatura di una hyperconnectivity che si materializzaattraverso elementi di risulta immersi nel sistema della geometria frattale e che danno vita alla sovrapposizione di sistemi di connettività a schema di rizoma. (…)