K-Art/ Bastardi affascinanti
L’Arcoi è lieta di invitarvi alla sua collettiva numero 8 che per la prima volta sbarca a Milano con 18 artisti sudcoreani, residenti in Italia, e le loro opere contemporanee, tra sculture, dipinti e fotografia.
Comunicato stampa
L'Arcoi è lieta di invitarvi alla sua collettiva numero 8 che per la prima volta sbarca a Milano con 18 artisti sudcoreani, residenti in Italia, e le loro opere contemporanee, tra sculture, dipinti e fotografia. Nei loro lavori, le tecniche contemporanee occidentali si mescolano con i temi tradizionali della cultura coreana, passando per variazioni di materiali e stile, chiaramente influenzati dalle vicissitudini di ciascun artista. Il titolo della mostra è l'interpretazione più onesta della loro immagine sia in Italia che in Corea. Considerati eternamente stranieri, per la coraggiosa scelta di intraprendere la difficile strada dell'arte internazionale, gli artisti di Arcoi rifiutano di sentirsi emarginati e abbracciano le loro diversità, provando che l'arte è lo strumento più potente contro l'intolleranza, l'ignoranza e la brutalità.
Le opere presentate toccano temi profondi, attraverso le variazioni cromatiche usate con maestria, per rappresentare stati d'animo, interpretati molto personalmente dalle artiste Joh Gyung Hee e Chun Mi Jin. La prima con i suoi paesaggi onirici e la seconda con le sue macchie astratte. Uno dei temi trattati in questa mostra è il hanbok, vestito tradizionale coreano, e simbolo incontrastato della cultura coreana anche all'estero. La digital artist Lee Ji Yeon porta un’opera che grida fieramente la sua appartenenza, con “Royal hanbok”, mentre l'artista Sun Hee Moon rappresenta l'antico insieme all'attuale. Un altro simbolo dell'arte coreana è la carta hanji, che viene usata come base per la tecnica più tradizionale come la china, usata dall'artista Shin Ji Hae. Ma anche nella creazione di opere più materiche come quella di Timi Kim. La tecnica non è mai secondaria per gli artisti di Arcoi, e un cerchio di sculture dalle tecniche e temi vari danno prova della loro grande dedizione. Usufruendo al massimo dell'open space dell'Ex fornace, le opere degli scultori saranno posizionate nel centro della sala, in modo che il pubblico possa girare intorno ai lavori disposti in cerchio, come in un rituale.
Questa è la prima parte di una serie di mostre che Arcoi sta organizzando in varie città italiane, da nord a sud, insieme a organizzazioni culturali locali e Istituzioni d'interesse pubblico, nel tentativo di creare un ponte culturale tra Italia e Corea, uno vero, dove la chiave di lettura per tutti sia innovativa ma non impossibile. Si aspetta tutto il pubblico per la serata di inaugurazione, che sarà una ottima occasione per conoscere gli artisti di persona. Uno speciale ringraziamento va al Consolato Coreano di Milano, il Comune di Milano e Municipio 6, l'Azienda Agricola Perusini e la comunità coreana di Milano.
Artisti: Chun Mi Jin, Hwang Da Sol, Joh Gyung Hee, Kim Eun Jin, Kim Ha Jin, Kim
Jae Kyeong, Kim Jun Ho, Kim Sung Il, Lee Hyun Sook, Lee Ji Yeon, Nam So Hyeon,
Park Seung Wan, Kang Tae Hyun, Shim Eun Ha, Shim Nan Young, Shin Ji Hae, Sun
Hee Moon e Timi Kim.