Karin Borer – Worries for another day

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO LAMPO
via Livio 16 6830, Chiasso, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
30/11/2024

ore 18.30

Artisti
Karin Borer
Generi
arte contemporanea, personale

A Spazio Lampo l’artista basilese Karin Borer ci meraviglierà con un’installazione site specific che trae ispirazione dal mondo dei Fraggles, una serie televisiva per bambini creata negli Stati Uniti da Jim Henson e ambientata in un mondo sotterraneo fatto di caverne e popolato da numerose creature diverse.

Comunicato stampa

A Spazio Lampo l’artista basilese Karin Borer ci meraviglierà con un’installazione site specific che trae ispirazione dal mondo dei Fraggles, una serie televisiva per bambini creata negli Stati Uniti da Jim Henson e ambientata in un mondo sotterraneo fatto di caverne e popolato da numerose creature diverse. Tutti vivono in un ecosistema complesso fatto di dipendenze, gerarchie e simbiosi, le stesse interconnessioni complesse che compongono la nostra realtà. Borer prende spunto da queste creature per creare delle installazioni “acrobatiche” in cui si vedranno due pupazzi con sembianze simili ai Fraggle ruotare incessantemente e in maniera ipnotica attorno a un trapezio. L'artista esplora l'uso dei pupazzi come mezzo per affrontare temi complessi o difficili, per ammorbidirne il tono e rendere i messaggi più accessibili. I personaggi, spesso di genere neutro, indossano abiti colorati e fantasiosi, completati da una giacca e guanti bianchi, accessori che evocano spettacoli di magia o numeri da clown. Alla parete, piccoli oggetti colorati e manifatturati dall’artista completeranno l’esposizione, opere munite da fori attraverso i quali si potranno osservare delle immagini di servi muti (in tedesco, "Stummen Dienern"). Appendiabiti spogli e privi di presenza umana passeranno da uno stato di assenza di vita a figure animate.
Nella sua pratica artistica Karin Borer s’interessa a temi quali l'ipnosi, la magia, la domesticazione e le sostanze che alterano la coscienza. Nelle sue installazioni e opere video, l’illusione e disillusione, il visivo e l'effimero, il passato e presente s’intrecciano per creare atmosfere in cui l'incertezza diventa fisicamente percepibile. Durante l’inaugurazione, il lavoro di Borer sarà accompagnato dalla performance sonora dell’artista Jonathan Frigeri, che per l’occasione creerà un paesaggio acustico unico, volto a rivelare strati nascosti della realtà. Attraverso la valorizzazione di suoni che solitamente passano inosservati, esplorerà il suono come una porta d’accesso verso uno spazio immaginario, invitando il pubblico a immergersi in una nuova e inedita dimensione sensoriale.
Jonathan Frigeri è un artista sonoro/radiophonico, performer e direttore artistico, o, in una definizione meno convenzionale, un artista «speleologo» che intreccia arte e tecnologia. Frigeri utilizza la tecnologia con un approccio lo-fi per rivelare un pensiero critico attraverso un profumo poetico. I media vengono messi in discussione nelle loro funzioni comunicative, sociali e filosofiche. L’artista spinge i confini e i limiti di una realtà possibile per vedere e ascoltare dietro le quinte, esplorando lo spazio intermedio tra qui e altrove.

 

Karin Borer (*1981) s’interessa a temi quali l’ipnosi, la magia, la domesticazione e le sostanze che alterano la coscienza. Nelle sue installazioni e lavori di video, l’illusione e disillusione, il visivo e l’effimero, il passato e presente s’intrecciano per creare atmosfere in cui l’incertezza diventa fisicamente percepibile. Karin Borer ha ottenuto un Master
presso la Zürcher Hochschule der Künste nel 2016 e, dal 2021, lavora come assistente scientifica all’Istituto di Arte, Genere e Natura della HGK di Basilea. Insieme a Daniel Kurth, cura mostre e progetti nello spazio InfoSpace Basel sotto il nome di Stretcher. Le sue opere sono state presentate in esposizioni personali e duo al Milieu Berna, Giulietta Basilea, Lokal-int Bienne e WallStreet Friborgo, e più di recente in mostre collettive presso la Stadtgalerie Berna, Saalhof Kiffis (FR) e la Kunsthaus Langenthal.

Jonathan Frigeri (*1978) è un artista sonoro/radiophonico, performer e direttore artistico, o, in una definizione meno convenzionale, un artista «speleologo» che intreccia arte e tecnologia. Frigeri utilizza la tecnologia con un approccio lo-fi per rivelare un pensiero critico attraverso un profumo poetico. I media vengono messi in discussione nelle loro funzioni comunicative, sociali e filosofiche. L’artista spinge i confini e i limiti di una realtà possibile per vedere e ascoltare dietro le quinte, esplorando lo spazio
intermedio tra qui e là. Jonathan Frigerio ha ottenuto un Master in Sound alla Art HKB di Berna nel 2024 e un diploma presso la HEAD di Ginevra nel 2006. È attualmente direttore e fondatore del Institut de Recherche sur la Radio et la Magie (IIRRM) che si dedica alla ricerca di soluzioni immaginarie al confine tra tecnologia e magia.