Karl Plattner – Forma colore e significato
In occasione della mostra, che ricorre nel 25° anno dalla prematura scomparsa dell’artista, verranno esposte 18 opere (di cui alcune inedite) su tela o su pannello, di vari formati, realizzati tra gli anni 60 e gli anni 80.
Comunicato stampa
Tra le opere postume di alcuni pittori importanti del XX secolo si sono conservati dei quadri non firmati e datati che essi non hanno voluto “congedare”. Questi quadri non hanno nulla di incompiuto, forse piuttosto qualcosa di aperto che l’artista intendeva conservare nella sua ambivalenza, evitando una decisione definitiva. Karl Plattner fa parte di quel tipo di pittore che da un lato distruggeva le opere che non corrispondevano alle sue esigenze oppure le correggeva continuamente.
La condizione sospesa in cui si trovano le opere in questa mostra è dovuta ad una struttura di fondo astratta, ma anche ad una semantica paesaggistica e figurativa. La mostra nella Galleria Goethe fa una netta distinzione spaziale tra le due grandi tematiche di questo artista che non di rado sono state integrate anche in un unico quadro. Plattner non ha né distrutto né rielaborato questi quadri, spesso rimasti molto indietro nel tempo. Da ciò deriva la loro freschezza, autenticità e qualità formale. Essi sollecitano la fantasia dell’osservatore che “sognandoli” li porta a compimento.
Peter Weiermair
Karl Plattner nasce nel 1919 a Malles, e, dopo aver frequentato l’Accademia di Brera, viaggia molto e trascorre lunghi periodi a Parigi, in Brasile, a Milano, in Provenza. Nel 1954 espone alla Biennale di Venezia nel padiglione brasiliano. Partecipa a diverse mostre internazionali a San Paolo, Parigi, Monaco, Innsbruck, Milano, e Vienna. Muore a Milano nel 1986.
Possiamo affermare che è senza dubbio il pittore altoatesino di maggior peso, quale rappresentante dell’arte moderna dopo il 1945.