Karol Sudolski – You are my Anchor Point
Seeyousound e Recontemporary presentano, in occasione dell’ottava edizione del festival, You are my anchor point, la prima mostra personale del visual artist Karol Sudolski.
Comunicato stampa
Il punto di ancoraggio, baricentro di un sistema di corpi, punto nello spazio tridimensionale attorno al quale agiscono forze esterne di trasformazione, punto cardine della rotazione, focus dell’attenzione, origine da cui nascono particelle, frammenti di texture dettate da estetica e apparente caos.
Videoclip, opere in realtà aumentata e fotogrammetria creano uno scenario difficile da definire, dominato dal colore e da riferimenti alla quotidianità. Un paesaggio che accoglie nella sua paradossale e onirica intimità, ma che allo stesso tempo, come fosse un ossimoro, ti fa perdere ogni connessione con la vita reale privandoti dell’orientamento. La stessa sensazione di spaesamento di quando, al risveglio di un sogno, non si riescono a trovare le parole giuste per raccontarlo.
You are my anchor point è un archivio di entità frammentate create grazie alla fotogrammetria che prendono vita in uno spazio etereo e strettamente personale, facendo così emergere la visione dell’artista. Al centro del lavoro vi è la decostruzione del corpo che, ridotto a mera superficie, ci spinge a riconsiderare la nostra concezione di interno ed esterno, individuo e gruppo, realtà e rappresentazione.
Altri appuntamenti:
09.02 – h.10: Colazione con l’artista per la stampa
09.02 – h. 18 – 21: Opening mostra
19.02 – h.10.30: Masterclass | Home Cinema: TV o Proiettore? (leggi di più)
19.02 – h.18 – 21: Aperitivo con Seeyousound – Cocktail di Sciarada a base Diplomatico e rinfresco offerto da Perino Vesco (leggi di più)
20.02 – h. 17 – 19: Panel | Francesco D’Abbraccio e Karol Sudolski: Distrust Everything (leggi di più)
Biografia dell’artista:
Sono nato il Polonia, cresciuto tra le montagne del Nord Italia. Vivo a Milano da 10 anni, da quando mi sono iscritto al Politecnico di Milano. Non ho mai voluto essere un artista, ne occuparmi di 3D. È tutto colpa di incidenti di percorso. Prima la scoperta della Fotogrammetria, la poetica e alienante resa della pelle umana scansionata e degli errori di digitalizzazione dei corpi. La musica (a partire da L I M a Mecna, fino ad arrivare a MAHMOOD) mi hanno permesso di sperimentare e crescere liberamente. Poi, un secondo incidente, il filtro Instagram di Valentino, mi ha aperto le porte dell’AR. Mi piace quello che faccio perchè mi sembra di giocare con un mix di errori digitali e di immagini che anni di mtv e videogiochi hanno incastrato nel mio cervello.
Info utili:
L’ingresso alla mostra è gratuito durante l’opening e nei giorni del festival (18 - 24 febbraio). In tutti gli altri giorni è necessario essere in possesso della tessera soci Recontemporary.