Informazioni Evento

Luogo
INSTITUT FRANCAIS
Corso Magenta 63, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al sabato dalle 12 alle 19.

Vernissage
15/09/2016

ore 18,30

Artisti
Kate Barry
Curatori
Aline Arlettaz
Generi
fotografia, personale

«Discreta, generosa, premurosa, delicata, sottile, dolce, umile, sensibile, con una risata incredibile, strana, malinconica»: così la curatrice Aline Arlettaz descrive Kate Barry, presentando la mostra Actrices che espone 25 ritratti di attrici francesi scattati dall’artista, figlia di Jane Birkin e del compositore John Barry.

Comunicato stampa

L'Institut français Milano inaugura la rentrée dalle vacanze con una mostra speciale, Actrices - fotografie di Kate Barry.

«Discreta, generosa, premurosa, delicata, sottile, dolce, umile, sensibile, con una risata incredibile, strana, malinconica»: così la curatrice Aline Arlettaz descrive Kate Barry, presentando la mostra Actrices che espone 25 ritratti di attrici francesi scattati dall’artista, figlia di Jane Birkin e del compositore John Barry.

Nata a Londra nel 1967, figlia di John Barry e di Jane Birkin, Kate Barry è stata prima stilista. È nel 1996 che comincia la sua carriera di fotografa. Realizza anche numerose copertine di dischi e lavora nella pubblicità di celebri marchi.
La sua prima mostra come fotografa si tiene alla Bunkamura Gallery di Tokyo nel
2000. Ne seguono molte altre in Francia, Italia e Giappone. Ha anche scritto e realizzato un film documentario sullo scrittore Philippe Djian e pubblicato un libro fotografico con testi dello scrittore Jean Rolin, Dinard, essai d’autobiographie immobilière.
Ha realizzato molte mostre in Francia, in Italia e in Giappone. Kate Barry è morta nel dicembre 2013. La mostra, dedicata alla sua memoria, è un omaggio alla sua opera.
Kate Barry preferì «l’ombra degli studi di posa alla luce dei proiettori». Impegnata socialmente e umanamente, sensibile alle cause dei più deboli, siano animali feriti o senza tetto per le strade, Kate Barry «amava le rughe, le imperfezioni, le cicatrici», riuscendo a captare «quanto di più sensibile e personale» c’è in ognuno dei suoi modelli. Mai prima d’ora le attrici erano state fotografate così. «Senza artificio, lasciandosi andare a stati d’animo indefiniti, abbandonandosi (…) Il ritratto di Laetitia Casta fa pensare al film Bellissima di Visconti, quello di Lou Doillon al disegno Donna seduta con gambe rannicchiate di Egon Schiele, e le fotografie di Géraldine Pailhas e Charlotte Gainsbourg ad un film americano degli anni Cinquanta». La sua prematura e tragica scomparsa, nel 2013, ha colto tutti alla sprovvista, compresa Arlettaz: «Ho salvato il tuo ultimo sms del 10 dicembre, come per non interrompere la nostra conversazione».

Ritratti d’attrici, soprattutto francesi, alcune delle quali con un forte legame con l’Italia, come Catherine Deneuve e Isabelle Adjani. Altre sono italiane d’origine, come Monica Bellucci o Sofia Coppola. Questi ritratti catturano, con sobrietà, la loro grande bellezza. Grazie al talento dell’artista, le attrici si sono lasciate andare a una sorta di abbandono non comune. Ne sono scaturiti alcuni ritratti, privi di artificio, sobri e potenti.

Sotto la supervisione di Aline Arlettaz, giornalista e fotografa, la mostra è prodotta dall’Institut français, in partenariato con Roman de Kermadec, figlio dell’artista. La sede milanese dell'Institut français accoglierà la mostra grazie al sostegno di Yves Rocher Italia, main sponsor dell'iniziativa.

L’Institut français ringrazia in particolar modo Jane Birkin e l’Agence Renate Gallois Montbrun &Guillaume Fabiani per la loro implicazione in tale progetto.